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lunedì, Settembre 16, 2024

L’allarme della Cgia: a rischio sparizione gli artigiani in Italia. Casartigiani Molise: le piccole imprese chiudono e non c’è ricambio

AttualitàL'allarme della Cgia: a rischio sparizione gli artigiani in Italia. Casartigiani Molise: le piccole imprese chiudono e non c'è ricambio

Se oggi è difficile trovare un fabbro, un idraulico o qualcuno che ci aggiusti il ferro da stiro o l’aspirapolvere rotto, tra una decina d’anni diventerà una missione impossibile. A lanciare l’ SOS è Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA che ha elaborato i dati dell’INPS e di Infocamere/Movimprese. E questi dati parlano chiaro: manutenzioni e riparazioni nelle nostre abitazioni o nei luoghi di lavoro sono a rischio, rendendoci ancora più schiavi della politica dell’usa e getta per quanto riguarda gli elettrodomestici, e potrà portarci alla disperazione se di fronte agli imprevisti di casa non sappiamo proprio dove mettere le mani. Il numero complessivo degli artigiani- ossia coloro che svolgono attività manuali per lavoro- presenti nel nostro Paese è in fortissimo calo e la situazione si sconta anche in Molise. “Nella nostra regione negli ultimi 5 anni centinaia di piccole e piccolissime imprese artigiane tradizionali e del manifatturiero hanno chiuso i battenti- conferma Liberato Russo, segretario regionale di Casartigiani Molise- Sia per i danni del Covid che per gli affitti sempre più cari e l’aumento dei costi delle materie prime”. Tra le cause della paventata sparizione del lavoro manuale c’è sicuramente l’invecchiamento progressivo della popolazione artigiana, che non trova un ricambio generazionale, la feroce concorrenza della grande distribuzione e del commercio elettronico, il boom del costo degli affitti e delle tasse nazionali e locali. Ma c’è anche stata, negli ultimi decenni, una forte svalutazione culturale del lavoro manuale, che ha allontanato molti ragazzi  dal mondo dell’artigianato. “In Molise – conferma Russo- il passaggio generazionale non c’è. Molti, raggiunta la pensione, chiudono l’attività perché non c’è nessuno a cui passare il testimone. Inoltre anche qui manca la formazione: le cosiddette botteghe-scuola, previste dalla legge del 2000, non sono mai state create. Avrebbero prodotto nuove opportunità di lavoro”.

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