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giovedì, Settembre 12, 2024

Isernia, morto a San Lazzaro: la scientifica in casa con il luminol

AperturaIsernia, morto a San Lazzaro: la scientifica in casa con il luminol

Tracce di sangue. Ulteriori indizi per risolvere un giallo che a Isernia tiene ancora banco. Gli agenti della polizia scientifica di Napoli hanno utilizzato il luminol, nell’appartamento al terzo piano sequestrato poche settimane fa, e nelle disponibilità di un uomo ascoltato dopo il ritrovamento del cadavere di Costanzo Amoruso. Un composto chimico che può far luce sulla presenza di macchie compatibili con il gruppo sanguigno del 74enne/ trovato senza vita il 6 luglio nella sua abitazione al secondo piano di via Sanzio a Isernia. Una ulteriore prova, che potrebbe definitivamente inchiodare i responsabili di una eventuale aggressione consumata nella palazzina popolare di San Lazzato.

C’è il più stretto riserbo in Procura sugli esiti dei rilievi effettuati dalla polizia nelle scorse settimane. Oltre all’appartamento in cui viveva Amoruso, è finito sotto sequestro anche quello al piano di sopra, che è stato passato al setaccio dagli investigatori delle questura isernina e di via Medina a Napoli. L’ipotesi di reato nel fascicolo aperto dopo la morte è di omicidio volontario: si cercano tracce di sangue con il luminol, ma anche ulteriori prove che potrebbero portare alla svolta nelle indagini.
Determinante sarà anche la relazione sull’esame autoptico effettuato dall’anatomopatologo Massimiliano Guerriero. Dal 15 settembre sarà stilato un rapporto definitivo. Intanto, dai primi rilievi, pare che sulla testa di Amuroso siano stati inferti dei colpi: circostanza che al momento dovrà trovare conferma nella relazione conclusiva sull’autopsia.

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