“La Fiat deve assumersi la responsabilità sociale e Stellantis quella di rilanciare l’auto in Italia. Il governo sta attendendo da tempo una risposta, ha fatto la sua parte ma Stellantis no”. Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, con il suo intervento al meeting di Rimini, ha contribuito ad aumentare le preoccupazioni dei lavoratori della Gigafactory di Termoli, dei sindacati e di parte della politica regionale. “Il ceo Tavares al nostro primo incontro – ha precisato Urso al meeting – mi ha chiesto due cose per progettare lo sviluppo dell’auto italiana per raggiungere l’obiettivo di un milione di veicoli: superare le restrizioni della normativa Euro 7 e avviare un piano di incentivi. Noi abbiamo fatto entrambe le cose, il governo ha fatto la propria parte e Stellantis no. Se non ci risponde positivamente e velocemente sulla Gigafactory a Termoli, dirotteremo altrove le risorse del Pnrr destinate al progetto”.
“Vorremmo capire cosa c’è dietro queste dichiarazioni del ministro”, ha immediatamente ribattuto il consigliere regionale pd Vittorino Facciolla. “Non vorremmo che significhi che stanno cercando di sottrarre al Molise risorse necessarie per un investimento strategico per la nostra regione”. Anche perché, ha continuato il consigliere Pd, non è possibile spostare fondi già assegnati, a meno che non voglia affrontare una causa miliardaria. “Ci preoccupa assai questa uscita di Fratelli d’Italia su Stellantis- ha commenta il consigliere 5stelle Gravina, anticipando una mozione sull’argomento- Le ragioni di partito non possono passare avanti alle ragioni di centinaia di lavoratori e questo attacco frontale a Stellantis non è condivisibile”