Quelli passati da Maria Luisa Forte sono stati, per dirla con l’epistolario leopardiano, due mesi di “studio matto e disperatissimo”. Per la neo sindaca di Campobasso luglio e agosto sono trascorsi ad affinare le linee programmatiche esposte in campagna elettorale, integrate con l’apporto del Cantiere Civico alleato che si è aggiunto nella fase del ballottaggio.
L’esperimento prodotto dal fronte progressista a Campobasso può valere da modello di riferimento per gli appuntamenti elettorali futuri, dice la sindaca e il pensiero va alle regionali del 2028. Bene il campo largo, dice Maria Luisa Forte.
Uno dei temi caldi della campagna elettorale è stato quello delle scuole e, in particolare, il futuro degli alunni della scuola D’Ovidio. Al momento l’anno scolastico inizierà nell’attuale plesso, poi lo spostamento dice la sindaca. Ancora da valutare la nuova sede.
Sul piano nazionale uno dei temi che ha animato la recente stagione politica è quello delle carceri e della necessità di nuove strutture. Sarei favorevole allo spostamento dal centro della città dell’attuale istituto di pena, dice la sindaca.
In programma per il prossimo 21 settembre, inizio d’autunno, una serie di eventi all’interno del centro storico della città, annuncia la Forte, sottolineando l’importanza che l’amministrazione assegna al vecchio borgo cittadino.