Potrebbe finire ancor prima di essere iniziata la luna di miele tra la coalizione progressista e il Cantiere civico al Comune di Campobasso. L’amministrazione guidata da Maria Luisa Forte, infatti, il prossimo 9 settembre sarà chiamata al primo banco di prova per la maggioranza attualmente al governo della città. Argomento della verifica sarà quello più spinoso tra tutti: il trasferimento degli alunni della scuola D’Ovidio dall’attuale plesso, al centro di Campobasso, ai locali fieristici di Selvapiana. “Locali privi dei requisti tecnici, primo tra tutti la verifica sismica – dice il leader del Cantiere Civico, Pino Ruta, e firmatario di una proposta di delibera consiliare la cui finalità è quella di fermare immediatamente il progetto di trasferimento vaticinato dall’ex amministrazione 5 Stelle. “Impensabile – dice Ruta al telefono – il trasferimento di centinaia di bambini in locali destinati all’esposizione e deposito di animali”, evocando un’immagine inquietante che più che con una scuola fa il paio con una stalla.
Lasciando la zootecnia e tornando alla poiticà c’è da chiedersi come finirà al momento del voto, considerando che della questione Selvapiana (un progetto da circa 3 milioni e mezzo di euro) il monocolore 5 stelle passato aveva fatto un punto chiave della propria azione amministrativa. L’argomento, ripreso in campagna elettorale, aveva acceso gli animi proprio tra il Cantiere Civico e il Movimento 5 Stelle, coinvolgendo la stessa Maria Luisa forte che sin da allora aveva cercato una linea mediana.
“Su questo tema non ci sono poltrone che tengano. E’ il primo e fondamentale punto dell’accordo di programma sottoscritto tra il Cantiere Civico e la Coalizione progressista”, ribadisce al telefono Pino Ruta che svela anche un retroscena: nella fase delle trattative, la prima bozza dell’accordo non prevedeva la questione D’Ovidio/Selvapiana e mi sono rifiutato di firmarlo. Solo alla seconda bozza, arrivata alle dieci di sera, ho apposto la mia firma quando il tema della revisione di quella scelta sbagliata è stato incluso”.
Ci sono valide alternative – dice Ruta – con locali che possono essere affittati, acquistati o, addirittura, assegnati a titolo gratuito. Soprattutto ci sono 600 famiglie – quelle della D’Ovidio – Che chiedono ascolto.
Insomma, la scuola inizierà il prossimo 12 settembre ma già il 9 potrebbe suonare la campanella di fine ricreazione.