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lunedì, Settembre 16, 2024

Centrale Pizzone II, Partito Comunista ribadisce le critiche: “No allo scempio delle Mainarde”

CronacaCentrale Pizzone II, Partito Comunista ribadisce le critiche: "No allo scempio delle Mainarde"

In merito alle integrazioni presentate in queste ore dall’Enel sul progetto della Centrale Pizzone II, interviene il Partito Comunista dei lavoratori con una nota. Questo il testo integrale del documento:

Il megaprogetto dell’ENEL PRODUZIONE “Pizzone II” è stato ripresentato in versione ….“edulcorata” a dire di loro signori, dopo averlo ritirato a seguito delle proteste popolari e delle osservazioni negative del PNALM , di altri comuni, dell’ufficio tecnico regionale, associazioni e singoli.
Si tratta delle Mainarde e dell’ area pregiatissima compresa tra il PNALM, i Comuni dell’Alto Volturno e Alfedena: “edulcorazione o meno” o meno si tratta di ettari di deforestazione, modifica del regime delle acque peraltro vietata nel Parco, scarichi di inerti per migliaia di mc, chilometri di gallerie e strade, interferenze con le acque potabili, modifica continua del livello del lago di Castel San Vincenzo, inibizione delle piccole e salubri attività appena sorte sul lago e dintorni.
Insomma se ne attende la pubblicazione per produrre le osservazioni, ma solo per una esigenza legale, poiché l’unica osservazione da produrre sarà quella di respingerlo al mittente: edulcorare una devastazione non ne rimuove né il carattere nefasto né l’incompatibilità assoluta con la vocazione naturalistica ed archeologica dell’area.
Anche sul piano legale ricordiamo le osservazioni poste dal PNALM: il divieto assoluto inderogabile ex art. 11 della legge 394/91 nelle aree del Parco di opere che modificano il regime delle acque e compromettono paesaggio e ambienti naturali tutelati, fauna e flora, e biodiversità.
Nonché l’osservazione dei tecnici della regione Molise: l’Enel non è proprietario ma solo titolare di concessione che scade già nel 2029 e peraltro è stato intimato come inadempiente a pagare canoni dal 2018 per oltre 5 milioni di euro, e dunque non è neanche titolato a presentare il progetto.
In più pende il giudizio poiché tale presentazione sia annullata in quanto presentata oltre il termine perentorio di 120 giorni assegnato dalla norma.
Il governo regionale meloniano-leghista delle destre e il Presidente del PD della provincia di Isernia, invece, stanno facendo di fatto da sponda al potente gruppo economico proponente, con il pretesto insensato “vediamo se possiamo mitigare”: mitigare cosa, la devastazione ?
Gravissima è poi la richiesta di ENEL (peraltro meramente apodittica) di segretare il quadro economico perchè “segreto industriale” : diffidiamo il Ministero a respingerla senza indugio.
Un gravissimo attacco alla democrazia: il diritto della collettività al controllo tanto più per interventi così devastanti sull’ambiente e con ingenti fondi pubblici; peraltro come si potranno fare le osservazioni sull’analisi costi benefici e sull’alternativa zero, essenziali pena la nullità dell’intero procedimento ?
Tanto più che vi sono eccezioni sollevate sulla resa, per verificare se il pompaggio dell’acqua tra i due laghi di Castel San Vincenzo e Montagna Spaccata assorbirebbe più energia rispetto a quella prodotta: dunque, mera speculazione finanziaria ?
Questi sono gli effetti delle nefaste privatizzazioni di servizi pubblici essenziali come quello dell’energia perpetrate in questi anni dalle destre e dal “centrosinistra” .
Per questo la battaglia immediata per impedire lo scempio del NO PIZZONE II va anche collegata ad una rivendicazione di prospettiva più ampia per la gestione pubblica del settore energetico, sotto il controllo sociale e democratico”.

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