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lunedì, Settembre 16, 2024

Campobasso, area paludosa in zona San Giovanni: residenti chiedono bonifica

CronacaCampobasso, area paludosa in zona San Giovanni: residenti chiedono bonifica

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di un residente nel Quartiere San Giovanni a Campobasso che denuncia un pericolo per la salute pubblica a causa di una sorta di palude tra il Terminal e il TAR Molise.

“Scrivo in qualità di abitante di via San Giovanni, di cittadino e soprattutto di Campobassano indignato da una situazione che si sta protraendo da troppo tempo! La mia è la richiesta di un intervento rapido, urgente e risolutivo da parte dell’amministrazione comunale con un appello all’assessore Cretella ed in particolare alla sindaca Forte che in qualità di prima cittadina deve garantire la salute pubblica in ambito locale (art. 50 c. 5 D.lgs. 267/2000 e art. 117 D.lgs. 112/1998). I fatti riguardano un appezzamento di terreno di circa 2400 mq, adiacente al Terminal autobus di Campobasso, al fabbricato ospitante il TAR e il Centro Postale Operativo CBCRP di Poste Italiane e prospiciente al condominio in cui vivo assieme a circa 30 famiglie, al momento oggetto di vendita all’asta in quanto frutto di una vecchia lottizzazione mai conclusa (link asta giudiziaria: asta telematica terreno campobasso (astetelematiche.it)). Nonostante il mancato completamento la lottizzazione ha lasciato il segno visto che su parte del lotto insiste un reticolato di travi di fondazione con un sottostante basamento impermeabile, probabilmente un “magrone” che rappresenta il piano di appoggio per la struttura fondale, che risulta, ormai da anni, pieno d’acqua stagnante che nel tempo ha generato alghe/funghi e sostanze organiche che configurano di fatto una palude o una fogna a cielo aperto! Basta attraversare la strada che dall’uscita del Terminal conduce a via San Giovanni e indirizzare lo sguardo sulla sinistra per osservare quest’area che versa nel più totale stato di abbandono e degrado. Si segnalano, inoltre, erbacce, arbusti e sporcizia (rifiuti di vario genere) che insieme all’acqua stagnante rappresentano l’habitat ideale per insetti, roditori e altri animali. La questione è stata segnalata con prima istanza (Allegato 1 alla presente e-mail) in data 29/05/2023 indirizzata al comune di Campobasso, alla Prefettura e all’ARPA Molise; successiva istanza di sollecito (Allegato 2 alla presente e-mail) in data 28/08/2023, corredata di ampia documentazione fotografica, indirizzata ai suddetti enti e in aggiunta all’ASREM mentre, in data 12/09/2023 c’è stato un sopralluogo da parte di funzionari ASREM e personale del Servizio Edilizia ed Ambiente del comune di Campobasso che affermarono, avvalorando la tesi dello scrivente e dei condomini tutti, che è in pericolo la salute e la sicurezza pubblica. Infatti, nella comunicazione inviata dall’ASREM al Comune di Campobasso all’attenzione dell’allora Sindaca Paola Felice (Allegato 3 alla presente e-mail) a seguito del sopralluogo, si parla di “rispondenza di quanto segnalato”, di “…presenza di acqua stagnante (verde e maleodorante) nelle fondazioni del fabbricato in costruzione…”, concludendo che “In relazione alle criticità riscontrate ed al rischio che esse rappresentano per la salute pubblica, … ,si ritiene necessario adottare tutte le misure tese alla salvaguardia della salute pubblica e della pubblica incolumità”. Oltre, infatti, alla proliferazione di animali e insetti vari e all’ insalubrità evidente, esiste il serio pericolo di cadere nelle “vasche” in questione oltre che di ferirsi con i ferri di armatura sporgenti presenti in zona; l’area, infatti, è protetta da una semplice recinzione metallica neanche troppo in buono stato che oltre ad essere facilmente amovibile può essere superata senza troppe difficoltà. In questa occasione chiedo a colei che deve garantire la salute pubblica di intervenire tempestivamente perché il problema c’è, le indagini del caso sono state fatte, la situazione è ben nota all’assessore Cretella e agli Uffici tecnici comunali e io in primis ma tutti i cittadini che quotidianamente attraversano la strada che costeggia quell’area sono stufi di dover vivere e anche solo osservare una fogna a cielo aperto nel 2024, in una città che punta al rilancio, in una zona che vuole riaffermarsi e riqualificarsi come quella del Terminal autobus e del quartiere San Giovanni. Propongo, pertanto, delle soluzioni fattibili e si spera risolutive che possano rappresentare almeno un suggerimento di intervento. In primis che si provveda alla rimozione delle erbacce, arbusti e della folta vegetazione ancora presente, successivamente si pensi alla rimozione dell’acqua stagnante (basta contattare un’impresa che si occupa di spurghi fognari), ci si preoccupi poi di mettere in sicurezza i ferri di armatura sporgenti e si proceda con la realizzazione di un sistema di drenaggio opportunamente realizzato al fine di evitare il susseguente riempimento delle vasche. Il tutto non andrebbe in nessun modo a “danneggiare” la struttura fondale che, per quanto non rappresenti di per sé un manufatto recuperabile o completabile visto il livello di deterioramento subito dall’incuria prolungata negli anni, è comunque oggetto di una alienazione giudiziaria, quindi, non è al momento rimovibile o “alterabile”. Tali interventi garantirebbero almeno momentaneamente una condizione di salubrità minima di un’area che si spera venga presto affidata/assegnata ad un privato o una società interessate a valorizzarla”.
Grazie,
Giacomo Iacampo

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