Molti si ritrovano dopo l’estate. Abbracci, sorrisi. C’è chi è emozionato, qualcuno assonnato, in generale c’è l’euforia del primo giorno di scuola in attesa che la campanella suoni e si ritorni tra in classe, con le insegnanti pronte a guidare i ragazzi e i bambini tra i banchi.
Qualche studente voleva un’estate più lunga, magari.
Qualcun altro è felice, in fondo ci si diverte anche a scuola.
C’è poi chi dovrà affrontare l’esame di terza media.
E chi, invece, in anticipo e con il cuore che palpita aspetta di entrare alle superiori, primo anno, un nuovo capitolo della propria vita da studente.
I genitori ad accompagnare gli studenti, soprattutto i più piccoli ma non solo, anche loro alla fine emozionati.
I più piccoli, infanzia e primaria, con i grembiulini rosa o azzurri tenerissimi. Qualcuno non vuole staccarsi dalla mano o dalla gamba di un genitore, i meno timidi fanno subito gruppo. Ci sono poi gli entusiasti per il primo giorno di elementari e quelli consapevoli di affrontare una nuova classe.
Scuole sempre più multietniche. La bellezza dei colori del mondo, di chi, come questi due radiosi bambini, ha origini africane, nato in Italia e italiano.
Davanti alla scuola D’Ovidio a Campobasso, ad alcuni genitori abbiamo anche chiesto cosa pensano degli spostamenti, durante l’anno, di classi in altre strutture per consentire i lavori di rifacimento dell’istituto. “Speriamo bene, l’importante è garantire la serenità dei nostri figli” ci hanno detto. C’è anche chi è soddisfatto a metà. Pienamente soddisfatta, invece, la dirigente scolastica Rita Massaro.