Un gruppetto di egiziani. Sono loro i più pericolosi e violenti. I racconti di qualche residente del centro storico aggredito dopo un diverbio, la testimonianza di chi ci ha avuto a che fare, anche nell’ambiente dei tossici. La mappa dei punti di ritrovo.
Gli episodi di cui questi giovani dell’Africa sahariana si rendono protagonisti sono ormai all’ordine del giorno. In qualche circostanza chi si è imbattuto con questa specie di gang ha preferito non denunciare, proprio per evitare guai peggiori. Me nelle ultime settimane, pochi stranieri tengono in scacco intere zone del borgo vecchio di Campobasso e le loro scorribande gettano ombre su tutti gli altri stranieri che, innocui, vivono e abitano nelle viuzze della parte vecchia della città .
Gli egiziani fumano crak e lo vendono. Spacciano anche cocaina e hashish e le zone sono ormai una mappa finita anche nelle mani di Polizia e Carabinieri.
Tra i posti abituali, il vicolo cieco all’imbocco di Fondaco della Farina, dal lato Sant’Antonio Abate, vico Carnaio, vico Pizzoferrato, lo slargo che si apre a San Mercurio vicino la chiesa ormai sconsacrata.
Le segnalazioni arrivano sia da chi abitualmente vive e passa da quelle parti, sia da chi lavora nel centro storico e ogni giorno si trova a ripulire ciò che resta degli happening a base di crak e alcool di qualità scadente e a basso prezzo.
Anche i piccoli spacciatori locali si sono spesso trovati a battibeccare con loro per il controllo del territorio. Ma l’occupazione delle cantine e l’aggressione di qualche residente segnano il superamento della linea rossa.
L’unica soluzione, è quello che si sente dire in giro, è tirarli fuori dal centro storico. Allontanarli dalla città .