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venerdì, Settembre 27, 2024

Agricoltura: il Tar accoglie ricorso delle imprese molisane su bandi Psr

CronacaAgricoltura: il Tar accoglie ricorso delle imprese molisane su bandi Psr

Con una sentenza pubblicata ieri il Tar del Molise ha accolto il ricorso presentato da decine di imprese agricole molisane per l’annullamento del bando del Piano di sviluppo rurale relativo a un intervento per il sostegno alle zone con svantaggi naturali di montagna. Il verdetto dei giudici amministrativi riguarda in particolare la parte nella quale era previsto il divieto di cumulo con altre misure simili.

Condividendo le tesi dei ricorrenti, tutti patrocinati dall’avvocato Margherita Zezza, il Tar ha annullato quindi il bando per l’anno 2024, e che era stato approvato con una determina dirigenziale del 30 maggio scorso, limitatamente alla parte in cui la Regione Molise ha escluso la compatibilità di tale misura con altri interventi. I giudici hanno quindi ordinato alla Regione di porre le imprese agricole in una condizione tale da consentire loro la presentazione delle domande di partecipazione al bando impugnato. Il Tribunale ha, infatti, accertato che la questa preclusione è in contrasto sia con quanto contenuto nel Psr e sia con il principio del legittimo affidamento delle imprese che avevano già presentato domanda di accesso alle altre misure confidando nella cumulabilità delle stesse.

Una decisione, quella del Tar – commenta l’avvocato Zezza -, che ripristina la legalità dell’azione amministrativa della Regione nell’assegnazione di contributi pubblici per milioni di euro destinati all’agricoltura ed il corretto svolgimento delle procedure di assegnazione, dando modo alle imprese agricole di poter beneficiare di misure di sostegno già programmate dal Piano di sviluppo rurale 2023-2027, le quali rispondono a finalità del tutto eterogenee, di cui, oltretutto, le stesse imprese molisane hanno beneficiato fino al 2023, avendone i requisiti, in conformità al principio della loro cumulabilità, affermato dallo strumento programmatorio approvato dal Consiglio regionale e dalla stessa Giunta”.

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