La crisi dell’auto investe come un uragano anche Stellantis che deve rivedere a ribasso le stime per il 2024 che dovrebbe concludersi con un margine operativo compreso fra il 5,5% e il 7% e un flusso di cassa industriale negativo fra 5 e 10 miliardi. In parole più povere, il colosso dell’automotive farà meno profitti nel 2024 e, quindi, è probabile che distribuirà meno dividendi agli investitori nel suo titolo.
Immediato il crollo in Borsa: un calo del 14% che porta la perdita negli ultimi mesi vicina al 50%.
La produzione di motori nella fabbrica di Termoli è a singhiozzo, ripartita oggi ma a breve nuovo stop, nuova cassa integrazione in tutto lo stabilimento.
Intanto va avanti l’organizzazione della manifestazione a Roma il prossimo 18 ottobre: le forze sindacali e i lavoratori si battono per un futuro certo della fabbrica a Termoli.
Il clamore mediatico del progetto da 3 miliardi di euro di una gigafactory a Saragoza in Spagna sta tenendo banco anche in Italia, le parti sociali anche su questo chiedono risposte in relazione alla fabbrica prevista a Termoli e su cui oggi le nubi sono certamente fosche.