Nell’incantevole cornice dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, situata nel comune di Rocchetta a Volturno, prende vita un ambizioso progetto che fonde tradizione e innovazione: la rinascita di un laboratorio artistico-artigianale dedicato alla lavorazione del vetro SOFFIATO.
Questo progetto si inserisce all’interno di un più ampio piano di valorizzazione del territorio voluto dall’associazione culturale Epyphanius, impegnata nella tutela e promozione del patrimonio storico e artistico locale.
L’associazione, che già gestisce la fruizione della celebre Cripta di Epifanio, nota per il suo prezioso ciclo pittorico risalente all’alto medioevo, ha deciso di investire parte dei proventi della bigliettazione in una serie di iniziative volte alla rinascita di antiche tradizioni artigianali. Fra queste, spicca il primo laboratorio dedicato all’arte vetraria secondo la tecnica della soffiatura, che vedrà come guida la maestra del vetro del laboratorio romano “Vetromaghie”, la quale condurrà un ciclo intensivo di lezioni dall’1 al 3 ottobre 2024.
L’obiettivo del progetto è la creazione di un laboratorio permanente di produzione di manufatti in vetro, seguendo le antiche tecniche medievali dei monaci benedettini che, proprio nell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, oltre mille anni fa, svilupparono un florido centro di lavorazione artigianale. I reperti e le strutture emersi dagli scavi archeologici – ampolle, lanterne, vetrate, gioielli, strumenti di lavoro, fornaci– testimoniano la raffinatezza delle produzioni vetraie dell’epoca. Questo nuovo laboratorio però, oltre a ricongiungersi simbolicamente con il passato, si propone anche di promuovere la sostenibilità ambientale attraverso il riutilizzo e il riciclo di oggetti in vetro dismessi che saranno gli ingredienti basilari di tutta la produzione.
Il laboratorio artistico non si limita a un recupero nostalgico della tradizione, ma si pone come concreta opportunità di sviluppo economico per la Valle del Volturno. Dieci residenti del territorio avranno la possibilità di partecipare gratuitamente al corso, con l’intento di avviare una rete di botteghe artigiane che non si limiti a quello realizzato nell’abbazia, ma si diffonda nell’intera area, creando una filiera di eccellenza legata alla produzione di manufatti in vetro. La prima produzione, che verrà donata simbolicamente al Monastero di San Vincenzo al Volturno, segnerà l’inizio di una più ampia attività commerciale che vedrà l’attivazione di nuovi maestri vetrai nell’alta Valle del Voturno.
Questo progetto, coordinato dalla dottoressa Simona Carracillo e sostenuto dai membri dell’associazione Epyphanius (Martina Amodei, Paola Carracillo, Ida Marzullo e Alessandra Peri), è stato finanziato con fondi dell’associazione stessa e con il contributo dell’Associazione Culturale Terra Sancti Vincentii, presieduta dal Dott. Gian Carlo Pozzo, attiva e conosciuta da anni nella promozione del patrimonio storico e ambientale locale. Tra i sostenitori dell’iniziativa, si annovera il Monastero di San Vincenzo al Volturno e quello di Montecassino, con il sostegno, anche spirituale, dell’abate Dom Antonio Luca Fallica. Grande stimolo e supporto economico e logistico viene anche dal Comune di Rocchetta a Volturno con la neo amministrazione guidata dal sindaco Domenico Gonnella dal quale territorio provengono quattro partecipanti al corso, fra cui una monaca del monastero.
Il laboratorio di lavorazione del vetro sarà solo il primo di una serie di iniziative artistiche e artigianali. Sono già in fase di avvio un laboratorio di ceramica, che utilizzerà attrezzature donate all’associazione dall’artista, recentemente scomparso a Cerro al Volturno, nella frazione di San Vittorino, Bruno Galati, e un laboratorio di miniatura, previsto per la primavera prossima.
Come afferma la dottoressa Carracillo, la rinascita economica e culturale del territorio non può prescindere dal legame profondo con l’Abbazia di San Vincenzo al Volturno che ha rappresentato il cuore pulsante dell’economia, della cultura e della spiritualità del territorio e dell’intero Occidente medievale e al quale si deve la nascita di tutti i paesi della valle. A questo si aggiunge l’impegno per uno sviluppo sostenibile, in armonia con la vocazione del luogo verso un turismo selezionato e consapevole e con il contesto naturale di grande pregio, riconosciuto come area di protezione nazionale (Pnalm) ed europea (aree Sic e ZPS) e caratterizzato da una delle più ricche biodiversità del continente.
Entro la prima decade di ottobre, i primi manufatti in vetro realizzati secondo le tecniche medievali benedettine saranno completati, segnando un importante inizio per l’artigianato artistico nel territorio della valle del Volturno. Un’iniziativa che non solo restituisce vita a tradizioni millenarie, ma si fa portatrice di un futuro di crescita economica e culturale per l’intera comunit