Trasporto pubblico a Campobasso, si ritorna al capolinea. La sentenza del Tribunale amministrativo del Molise ha annullato l’esito della gara con la quale il Comune ha assegnato, il 6 marzo scorso, il servizio alla Sati.
I giudici hanno accolto il ricorso della ditta Trotta, seconda nella graduatoria stilata dalla commissione presieduta dall’allora dirigente del settore mobilità di palazzo San Giorgio.
Uno scarto di pochi punti, tra le prime tre ditte classificate: la Sati, a cui la commissione aveva aggiudicato l’appalto, la ditta campana Trotta e la Gtm di Termoli. Queste ultime due, avevano chiesto l’accesso agli atti al Comune e presentato alcune osservazioni, alle quali aveva risposto la Sati con delle controdeduzioni.
La gara, prevedeva l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico a Campobasso per nove anni. Con un”offerta di 21 milioni e 800 mila euro, la Sati era riuscita ad ottenere l’appalto.
Dal 21 luglio gli autobus bianchi girano in città, assicurando il servizio dopo decenni di gestione della Seac e dei bus arancioni.
La sentenza del Tar ha in pratica dato ragione alla ditta Trotta, recependo l’osservazione secondo cui ci sarebbero vizi di legittimità alla partecipazione.
Rigettato, invece il ricorso di Gtm. Tecnicamente il servizio dovrebbe passare ai secondi classificati, ma in realtà non è ancora chiaro cosa accadrà fino a quando non saranno effettuate le verifiche. La Sati potrebbe impugnare la sentenza al Consiglio di Stato, nel frattempo, sub iudice, gli autobus bianchi dovrebbero continuare a circolare.
