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venerdì, Ottobre 4, 2024

Parco fluviale del Biferno, presentata in Regione la proposta del M5S. Prevista la costituzione di un ente di gestione

AperturaParco fluviale del Biferno, presentata in Regione la proposta del M5S. Prevista la costituzione di un ente di gestione

Il tema della gestione dei bacini idrici e quello degli interventi in materia idrogeologica, insieme a quello dei cambiamenti climatici, si fanno quanto mai stringenti e di strettissima attualità. Nel corso dell’anno assistiamo, purtroppo, a fenomeni alluvionali che portano a esondazioni dei bacini fluviali con conseguenti tragedie per i territori e per gli uomini che li abitano. La ricostituzione degli equilibri idrici e dei sistemi idrogeologici, è solo uno degli obiettivi che si pone la recente proposta di legge regionale avanzata dal Movimento 5 Stelle tesa alla istituzione del “Parco Fluviale del Biferno”. Una iniziativa che si propone, oltre alla tutela dell’ambiente, anche la salvaguardia, la promozione e lo sviluppo dell’area e del territorio del Biferno, unico fiume molisano che scorre, con i suoi 93 chilometri, interamente in territorio regionale.

In tale contesto si inseriscono nel progetto la conservazione della biodiversità, la riqualificazione del paesaggio, la ricerca scientifica, la valorizzazione storico-culturale-ambientale del territorio, l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali; tutti fattori che fanno da volano ad un programma di qualificazione e promozione delle attività economiche e dell’occupazione locale, soprattutto in direzione di firme di turismo a basso impatto ambientale.

Soggetto chiamato allo sviluppo e alla realizzazione del progetto – prevede la proposta di legge – sarà l’Ente Parco, un nuovo ente regionale guidato da un presidente, nominato dal Presidente della Giunta regionale e coadiuvato da un consiglio direttivo composto di tre membri esperti in materia agricolo – ambientale, nominati dal Consiglio regionale. Quindi un nuovo ente sub regionale con prospettive di occupazione per figure esperti del settore. Il costo dell’operazione, in prima battuta, è stimato in 3milioni di euro da finanziare attraverso risorse statali, regionali, europee e del PNRR attraverso la misura dedicata alla digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo.

Il territorio coperto dal Parco e gestito dall’Ente è quello che va dalle falde del Matese, nello specifico da Bojano, fino alla foce del Biferno tra Termoli e Campomarino.

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