Il tema della gestione dei bacini idrici e quello degli interventi in materia idrogeologica, insieme a quello dei cambiamenti climatici, si fanno quanto mai stringenti e di strettissima attualità. Nel corso dell’anno assistiamo, purtroppo, a fenomeni alluvionali che portano a esondazioni dei bacini fluviali con conseguenti tragedie per i territori e per gli uomini che li abitano. La ricostituzione degli equilibri idrici e dei sistemi idrogeologici, è solo uno degli obiettivi che si pone la recente proposta di legge regionale avanzata dal Movimento 5 Stelle tesa alla istituzione del “Parco Fluviale del Biferno”. Una iniziativa che si propone, oltre alla tutela dell’ambiente, anche la salvaguardia, la promozione e lo sviluppo dell’area e del territorio del Biferno, unico fiume molisano che scorre, con i suoi 93 chilometri, interamente in territorio regionale.
In tale contesto si inseriscono nel progetto la conservazione della biodiversità, la riqualificazione del paesaggio, la ricerca scientifica, la valorizzazione storico-culturale-ambientale del territorio, l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali; tutti fattori che fanno da volano ad un programma di qualificazione e promozione delle attività economiche e dell’occupazione locale, soprattutto in direzione di firme di turismo a basso impatto ambientale.
Soggetto chiamato allo sviluppo e alla realizzazione del progetto – prevede la proposta di legge – sarà l’Ente Parco, un nuovo ente regionale guidato da un presidente, nominato dal Presidente della Giunta regionale e coadiuvato da un consiglio direttivo composto di tre membri esperti in materia agricolo – ambientale, nominati dal Consiglio regionale. Quindi un nuovo ente sub regionale con prospettive di occupazione per figure esperti del settore. Il costo dell’operazione, in prima battuta, è stimato in 3milioni di euro da finanziare attraverso risorse statali, regionali, europee e del PNRR attraverso la misura dedicata alla digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo.
Il territorio coperto dal Parco e gestito dall’Ente è quello che va dalle falde del Matese, nello specifico da Bojano, fino alla foce del Biferno tra Termoli e Campomarino.