Il Superbonus 110% non ha raggiunto l’obiettivo per il quale era nato, ossia dare una possibilità a chi doveva ristrutturare immobili e puntare all’efficientamento energetico servendosi dell’aiuto finanziario dello Stato, che si sobbarcava una parte dei costi. A dirlo è l’ufficio studi della Cgia di Mestre che ha rilevato che gli immobili, che da luglio 2020 hanno beneficiato di questo provvedimento, sono stati poco meno di 500mila. E poiché in Italia gli edifici residenziali sono circa 12 milioni, si calcola che il superbonus abbia riguardato solo il 4 per cento degli immobili ad uso abitativo sul territorio nazionale. Non solo: secondo il coordinatore dell’ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo, chi ha avuto vantaggi dall’ecobonus è proprio chi avrebbe potuto pagare i lavori di tasca propria.
“Con la prossima legge di bilancio- dice Zabeo- verranno chiesti sacrifici a tutti, e aver speso oltre 6 punti di Pil per efficientare uno sparuto numero di abitazioni, sembra uno spreco non da poco”. L’effetto negativo del Super Ecobonus 110% sui nostri conti pubblici si è quasi esaurito, dice la Cgia, ma questa agevolazione rimasta valida fino al 31 agosto ha portato gli oneri complessivi a carico dello Stato a 123 miliardi di euro. Insomma, riassume Zabeo, lo Stato ha speso una cifra spaventosa per migliorare l’efficienza energetica di una quota trascurabile di edifici presenti nel Paese.
A livello regionale è il Veneto in cima alla classifica di richiesta bonus, seguito da Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Lombardia e Toscana. Inspiegabilmente invece le regioni del Mezzogiorno come Molise e Puglia hanno snobbato l’incentivo che è stato richiesto solo per 3% dei propri edifici residenziali, ancor meno in Calabria e Sicilia. Con 123 miliardi che lo Stato ha speso- conclude Zabeo- si potevano demolire e ricostruire 1 milione e 200mila alloggi residenziali pubblici, 400mila più di quelli attuali. Per cui i risultati- da un punto di vista dell’occupazione, gettito, Pil, sarebbero state praticamente gli stessi, con una differenza sostanziale: poter compiere un’azione di giustizia sociale che la misura attualmente in vigore, il superbonus 110%, ha paurosamente disatteso.