E’ un fronte comune quello che si è compattato oggi a Roma in occasione dello sciopero nazionale proclamato dalle principali sigle sindacali per chiedere prospettive e garanzie a favore del settore automobilistico colpito da una crisi strutturale e profonda che rischia di mettere in discussione migliaia di posti di lavoro. Insieme agli operai e alle rappresentanze sindacali, anche la politica ha fatto sentire la propria voce senza distinzioni di appartenenza e colore. In piazza anche il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, da mesi impegnato a difesa dello stabilimento Stellantis di Termoli. Il principale insediamento industriale del Molise è tra gli stabilimenti che più di altri hanno subito il contraccolpo della crisi soprattutto del mercato elettrico con la frenata di Stellantis, il blocco progetto gigafactory e l’assenza di un piano industriale.
Non può pagare la classe operaia, dice Roberti, mentre Stellantis divide utili per 4,7 miliardi di euro.
A Roma anche le opposizioni regionali. Siamo davanti ad una smobilitazione di Stellantis, dice il consigliere regionale del PD Facciolla e dal governo nazionale non c’è chiarezza sulle prospettive del settore.