Riceviamo e pubblichiamo la replica del Commissario ad acta per la sanità, Marco Bonamico e del Subcommissario, Ulisse Di Giacomo alla nota inoltrata alla stampa dal consigliere regionale del M5S Andrea Greco.
“Nota nella quale – hanno spiegato Bonamico e Di Giacomo – vengono rivolte accuse gravi, gratuite e ingiustificate alla Struttura Commissariale ritenuta responsabile di “non applicare la normativa nazionale sulle liste di attesa”. Nel ribadire che i Commissari di norma non intendono entrare in polemica sugli organi di informazione – hanno precisato – si smentisce quanto affermato e si precisa quanto segue, al fine di dare una corretta informazione:
come confermato dall’Asrem, a settembre 2024 tutte le strutture sanitarie private accreditate con il pubblico (con la sola eccezione di una struttura che sta completando alcuni aspetti tecnici) sono inserite all’ interno del CUP regionale;
Il DCA n. 75 dell’aprile 2024 dispone che l’Asrem provveda all’acquisto delle prestazioni aggiuntive per l’abbattimento delle liste di attesa da privato accreditato avvalendosi anche di strutture private non già contrattualizzate. Quindi, come è facile comprendere, il DL n. 73 del giugno 2024, non solo non è “disapplicato” ma è stato addirittura “anticipato”;
Il DCA n. 89 del maggio 2024, che disciplina i rapporti con le strutture private per l’erogazione di prestazioni ambulatoriali e ospedaliere, reca nello schema di contratto allegato l’obbligo, da parte delle strutture stesse, di mettere a disposizione del CUP regionale le loro agende di prenotazione;
Con DCA n. 146 del 30/09/2024, infine, in attuazione dell’art. 2, comma 5 del Decreto – legge 7 giugno 2024, n. 73 coordinato con la legge di conversione 29 luglio 2024, n. 107, è stata istituita l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi di attesa, la quale entro il termine di 90 gg dall’entrata in vigore della già menzionata legge procederà alla nomina del Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria (RUAS), nomina alla quale si sta provvedendo” hanno concluso Di Giacomo e Bonamico.