Alcuni di quei bambini oggi sono già laureati, altri lavorano, studiano e comunque hanno davanti a loro una vita. C’è chi ha scelto di rimanere e insegnare proprio nella scuola, che rappresenta nei ricordi anche momenti drammatici.
Nessuno ha dimenticato, quando erano alunni, la mattina del 31 ottobre di 22 anni fa.
A distanza di così tanto tempo, San Giuliano di Puglia si prepara a ricordare le vittime di quella tragedia che sconvolse non solo l’Italia, per la perdita di quelle giovanissime vite. Gli angeli, li chiamarono. Seguirono processi e polemiche, spaccature e drammi famigliari.
Dopo quel disastro, nel quale un’intera generazione dei nati nel ’96 di quel piccolo paese è stata annientata dal terremoto, San Giuliano è un paese ricostruito.
Tuttavia i segni del sisma sono rimasti indelebili anche in altri comuni dell’area del cratere, alcuni dei quali non ancora del tutto ricostruiti. Questi ritardi hanno forse assestato un colpo definitivo ad una zona interna che ha nello spopolamento la piaga principale.
Nella giornata della Memoria, che sarà celebrata giovedì, il Consiglio regionale è stato convocato solo con questo punto iscritto in agenda. La commemorazione, quella ufficiale, è in programma a San Giuliano di Puglia,. Qui, come ormai da cerimoniale, saranno ricordati gli alunni della scuola Jovine, la maestra e le altre vittime del terremoto.
Ancora una volta il piccolo comune e il cratere sismico finiranno sotto i riflettori. Intorno, c’è ancora chi aspetta di veder completati i lavori della ricostruzione. Anche questo un motivo in più di riflessione.
