Continua incessantemente il lavoro d’opposizione delle masse popolari molisane all’assurdo progetto, presentato da Enel Green Power, di realizzare un impianto idroelettrico di pompaggio presso il PNALM. La settimana scorsa si sono infatti registrate importanti azioni: è stata inviata al Ministero dell’ambiente una vera e propria valanga di osservazioni contrarie a questo inutile (per i molisani, utilissimo per i profitti della multinazionale di Bernabei) progetto.
“Abbiamo registrato con molto piacere la presenza, fra le voci schierate contro la cementificazione di un’area tanto delicata, dell’Ufficio tecnico della Regione, lo stesso PNALM, diversi comuni del territorio, ecc” scrivono dal coordinamento delle sinistre. “Come comunisti abbiamo dato il nostro contributo chiedendo di archiviare questo progetto per tante ragioni, a partire dal fatto che l’Enel abbia depositato la documentazione oltre i termini di legge! Abbiamo poi evidenziato il non diritto di Enel ad operare in alto Molise poiché la multinazionale è solo concessionaria dell’area (scadenza aprile 2029) e perchè inadempiente rispetto ai canoni arretrati per oltre 5 milioni di €! Per non dire del fatto che l’area boschiva in questione è vincolata da uso civico posto dal comune di Barrea”.
“Abbiamo ben chiaro, quindi, di cosa stiamo parlando? – aggiungono dal coordinamento – Tale crimine ambientale (come evidenziato da rapporto del PNALM), se approvato, causerebbe ingenti danni per flora e fauna, oltre ad intaccare sorgenti idriche! E, ovviamente, si avrebbero tremende ricadute sul turismo verso i laghi di Castel San Vincenzo e Montagna spaccata oltre che al sito di San Vincenzo al Volturno. Tutti tali rischi, alla modica cifra di 600 milioni di €, per cosa? Per dare lavoro a 8 persone: 75 milioni di € a lavoratore! Ci chiediamo: non è che dietro questo megainvestimento si celi, in realtà, solo un artificioso stratagemma dell’azienda di Bernabei per avvantaggiarsi nella prossima gara della concessione? Il dubbio ci sta tutto”.
“Da comunisti, ringraziando singoli ed associazioni impegnati in questa battaglia, continueremo a batterci per far comprendere che l’unica soluzione per avere energia pulita, difesa dell’ambiente e creare sviluppo, sta nel nazionalizzare il settore energetico, con relativo esproprio senza indennizzo per i capitalisti!”, proseguono nella nota. “Ribadiamo quindi l’appello a tenere alta l’attenzione su questo sciagurato progetto, auspicando una maggiore sinergia fra tutte/i coloro che vogliono un Molise diverso, attento a sviluppo e rispetto dell’ambiente, a prescindere dalle differenti opinioni religiose, politiche e sindacali di ognuno: la mobilitazione popolare sarà l’arma fondamentale per bloccare questo scempio” conclude il coordinamento delle sinistre.