Cresce il disagio abitativo in Molise, una delle poche regioni italiane in cui i provvedimenti di sfratto sono aumentati nel 2023 secondo i dati del Ministero dell’Interno analizzati dalle associazioni La Città Invisibile e Casa del Popolo.
Nel corso dell’ultimo anno, sono stati registrati in regione 114 nuovi provvedimenti di sfratto. Rispetto all’anno precedente con un incremento del 6,54%. La causa principale è dovuta alla morosità.
Le richieste di esecuzione sono state 501, e 286 gli sfratti effettivamente eseguiti.
La situazione è particolarmente critica in provincia di Campobasso, dove si concentra il maggior numero di sfratti, segnalando una precarietà crescente in un contesto già segnato dalla povertà e dall’assenza di politiche abitative pubbliche efficaci.
Per La Città Invisibile di Termoli, associazione che supporta le persone senza dimora, l’aumento del disagio abitativo è evidente: “Nei 26 mesi compresi tra agosto 2022 e settembre 2024 – dicono da città invisibile – la struttura ha accolto 167 persone, delle quali 112 con una presenza continuativa”.
Anche Casa del Popolo a Campobasso evidenzia le difficoltà crescenti per chi si trova in condizioni di grave marginalità sociale “aggravate – dicono dall’associazione – dall’assenza di fondi nazionali per il sostegno agli affitti e dal calo dell’offerta di alloggi popolari, che porta a un numero sempre maggiore di famiglie a rischio di esclusione abitativa”.
L’azzeramento del fondo di sostegno agli affitti nel 2023, dicono le associazioni, ha contribuito ad aggravare l’emergenza, privando le famiglie di uno strumento che in passato ha consentito a molti in difficoltà di mantenere una casa.