E’ stata una conferenza stampa fiume quella che hanno tenuto questa mattina nella sede di via Ugo Petrella a Campobasso i vertici dell’Azienda Sanitaria Regionale. Il direttore generale dell’Asrem, Giovanni Di Santo, accompagnato da quello Sanitario, Bruno Carabellese, e da quello amministrativo, Grazia Matarante, ha fato il punto su quello che dopo la trasmissione di Rete 4, Fuori dal Coro, è diventato l’argomento che ha catalizzato l’attenzione degli operatori e dei cittadini: quello delle liste di attesa e, soprattutto, della loro riduzione. Dalla stampa nazionale, ha esordito il Direttore generale, sono state dette falsità .
E’ toccato all’Ingegnere Raffaele Malatesta, responsabile dei servizi informatici dell’Asrem, snocciolare numeri, date, cifre, tabelle per evidenziare il lavoro svolto nell’arco di un anno, ovvero dalla presa in carico della questione liste di attesa. Tempi di attesa ridotti – ha detto mostrando una tabella – per quasi tutte le 69 prestazioni previste dalla nomenclatura nazionale, messe a sistema tutte le agende mediche, circa 800. Nel rapporto tra i primi 10 mesi del 2023 e i primi del 2024, i tempi per eseguire una mammografia sono passati da 255 a 88 giorni.
Il Direttore generale, Di Santo, ha quindi precisato diverse delle questioni aperte, a partire dalla presenza o meno degli operatori privati nel Cup unico regionale. Sono presenti ha detto, anche se le loro stesse agende sono altrettanto cariche di appuntamenti. Quanto ai fondi spesi, la spesa messa in campo dall’Asrem è stata del 60% dei fondi.
Siamo una squadra che lavora insieme, ha voluto sottolineare Di Santo: Regione; Asrem, Struttura commissariale.
Da segnalare che nel corso della conferenza stampa il Direttore generale ha reso noto di aver subito – senza precisare il tema – delle minacce prontamente denunciate.