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martedì, Novembre 5, 2024

Polemiche e disagi a Campobasso per la riapertura in ritardo dei serbatoi

AttualitàPolemiche e disagi a Campobasso per la riapertura in ritardo dei serbatoi

Quella di oggi è stata una mattinata di disagi in città. L’acqua, in molte zone, è stata riattivata con circa tre ore di ritardo, tra le 7 e mezza e le 8 mentre l’orario comunicato era, come accade ormai da settimane, alle 5. Pesanti le difficoltà per chi, moltissimi in realtà, in quella fascia oraria esce di casa per andare al lavoro o a scuola e alle arrività commerciali. Centinaia i messaggi di protesta sui social. Dalle voci che circolano, un dipendente di Molise Acque non sarebbe riuscito a riaprire in tempo i serbatoi interessati. Dalla stessa Molise Acque sono arrivate alcune puntualizzazioni. “Il nostro compito – ha detto il Presidente Stefano Sabatini – è di fornire acqua ai serbatoi. Grim ci ha chiesto un supporto nella gestione, con chiusura e apertura, di quelli di Cese Basso e Calvario e con spirito solidaristico e per la città abbiamo messo a disposizione i nostri tecnici già oberati, perchè impegnati su altri 250 serbatoi su tutta la regione. Domenica – ha sottolineato Sabatini – ci è stato chiesto di occuparci anche di quello di Monforte, ma abbiamo subito risposto che non saremmo stati in grado”. La gestione dei serbatoi è ancora manuale.
“Nessun avviso, nessuna notizia, nessun aggiornamento da parte delle istituzioni” ha sottolineato l’Adoc, l’associazione in difesa dei consumatori, in merito ai disagi di stamane. “A ciò va aggiunto – ha continuato – che né Grim, né Polizia Locale, né Comune erano raggiungibili per fornire aggiornamenti o spiegazioni ai cittadini giustamente infuriati. La situazione è diventata davvero insostenibile. Di fronte a un servizio universale qual è l’acqua pubblica, pagata “a caro prezzo”, – ha concluso Adoc, non è possibile ancora sostenere interruzioni senza alcun preavviso e senza alcuna spiegazione da parte delle istituzioni”. L’associazione chiede a tutte le istituzioni pubbliche di predisporre sistemi di comunicazione più efficienti”.
Intanto il Consigliere regionale del Movimento 5 stelle Roberto Gravina ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione Roberti e al consigliere delegato Massimo Sabusco.

Chiede chiarimenti e interventi immediati per risolvere le persistenti difficoltà economiche e operative che affliggono l’Azienda Speciale Regionale “Molise Acque”, responsabile della gestione del servizio idrico integrato in numerosi comuni della regione.

Gravina ha ricordato come la gestione del servizio idrico sia ormai caratterizzata da gravi criticità, con frequenti interruzioni nella fornitura d’acqua potabile che, anche in queste ore, hanno colpito la città di Campobasso. Questa mattina, infatti, la sospensione del servizio programmata per la fascia notturna (dalle 23.00 alle 05.00) si è protratta oltre le 07.00 senza alcun preavviso, causando ulteriori disagi per i cittadini e le attività locali.

«Ancora una volta – dichiara Roberto Gravina – assistiamo a un disservizio che non solo dimostra le difficoltà gestionali dell’ente, ma rappresenta anche un problema di trasparenza e comunicazione nei confronti della comunità. I cittadini devono essere informati per tempo e in modo adeguato quando ci sono interruzioni così rilevanti, soprattutto quando impattano sulla loro vita quotidiana e sulle attività produttive locali. Chiedo di conoscere il responsabile del ritardo grave che si è verificato oggi a Campobasso e che si intervenga per ripristinare un servizio idrico ordinario».

Durante la presentazione dell’interrogazione, Gravina ha inoltre aggiunto che «i fatti accaduti oggi, per l’ennesima volta a Campobasso, confermano che quello che era stato promesso ai tavoli istituzionali non si è verificato. Siamo al 5 novembre e si continua a procedere con interruzioni del servizio praticamente quotidiane, nonostante i dati che ho raccolto tramite un accesso agli atti sul livello delle sorgenti di Molise Acque, non indichino una emergenza tale da assumere decisioni così forti come ridurre il flusso idrico al minimo provocando la chiusura dei serbatoi. La fornitura, infatti, non risulta interrotta nella vicina città di Benevento, pur esistendo lì rilevanti problemi di dispersione idrica superiori al 60%, che riceve l’acqua direttamente dal Molise tramite Molise Acque. A tal proposito va reso chiaro che tipo di contratto di servizio esiste tra Grim e Molise Acque. Perché se è vero che dobbiamo alla Campania un quantitativo minimo di acqua, vorremmo capire quanto è il minimo da garantire per il Molise e per le città».

Nell’interrogazione, Gravina ha chiesto alla Giunta Regionale di chiarire quale sia l’attuale stato del rapporto debito/credito tra la Regione Molise e Molise Acque, con specifico riferimento alle somme dovute e alle rispettive scadenze. Tale situazione debitoria pesa sull’azienda e mette a rischio la continuità dei servizi essenziali, come quello idrico, oltre al regolare pagamento dei fornitori, tra cui l’energia elettrica, indispensabile per garantire la distribuzione dell’acqua.

Un punto centrale dell’interrogazione riguarda la somma di 4,7 milioni di euro, promessi dall’Assessore Cefaratti per i lavori di manutenzione sull’acquedotto molisano, ramo destro, i cui fondi erano stati previsti nell’approvazione del bilancio consuntivo 2022. Gravina ha chiesto alla Giunta di indicare chiaramente se e quando verrà erogato questo pagamento, considerate le tempistiche delineate nella bozza di accordo già discussa tra la Regione e Molise Acque.

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