Chi sbaglia paga. Può essere riassunto così, facendo ricorso all’adagio popolare, il complesso documento col quale Massimo Romano, leader di costruire democrazia e, insieme a Pino Ruta, del Cantiere civico di Campobasso, ha ricostruito le vicende del debito sanitario che grava sul Molise e di 15 anni di commissariamento che Roma ha imposto alla Regione dal lontano 2009. E’ da quel momento che la Sanità è stata sottratta al governo regionale ed è stata assegnata ad una serie lunghissima di Commissari ad acta che altro non hanno potuto fare, se non eseguire gli acta del governo nazionale. Segnatamente quelli imposti dal Tavolo Tecnico Romano composto da tetragoni funzionari dei Ministeri della Salute e delle Finanze. Bene, anzi male, malissimo, la gestione da parte dello Stato centrale – documenta Romano – non ha fatto altro che ingigantire la voragine debitoria portandola allo stato attuale ad un disavanzo di 560 milioni di euro. E’ bene quindi far pagare a chi ha sbagliato, Governo e Ministeri. Tutti questo ragionamento romano lo ha messo in una proposta di delibera del Consiglio regionale che a strettissimo giro arriverà in aula. Non più, quindi, come accade di solito, la consueta mozione alla quale tutti ricorrono salvo poi produrre risultati pari a zero. Non una raccomandazione di indirizzo ma un vero e proprio atto amministrativo, una delibera di Consiglio, con conseguenze formali e sostanziali.
L’appello alla coralità d’intenti da parte del Consiglio, vedremo come finirà, poiché si tratta comunque di un eventuale atto di rottura della maggioranza col governo nazionale, quindi con la filiera istituzionale. Resta, in ogni caso, da affrontare il dopo, cioè l’azione successiva ad un eventuale intervento nazionale a copertura del debito.
Alla conferenza stampa nel corso della quale Romano ha illustrato i contenuti della delibera, ha preso parte anche il Presidente emerito della Corte dei Conti, Pelino Santoro.