La Caritas diocesana di Trivento partecipa alla Giornata nazionale della “Colletta Alimentare”. Sabato 16 novembre 2024, la Caritas Diocesana di Trivento – fa sapere il direttore don Alberto Conti – collabora con il Banco Alimentare Onlus, dove si può donare una parte della propria spesa ai più bisognosi, nei punti vendita di seguito riportati: Trivento : Maxi Coal, Buongiorno Coal (Via Marconi), Comas, Massimo Risparmio (Via Acquasantanni), Gran Risparmio, Despar, Panificio Moderno, Isola Azzurra. Agnone: MD Discount, Decò, Supermercato, Amicone. Bagnoli del Trigno: Forno e Alimentari Nina La Rocca, Alimentari Bizzarro, Vizi e Sfizi Pamela Cirulli, Alimentari e Bar La Boutique del Caffè, Macelleria Alimentari Antonio Ciarniello e Figli, Montedoro Latticini, Macelleria e Alimentari Finamore Gimac. Frosolone: Shopping Center, Scudo di De Cristofaro Carmela, Supermercato Colarusso, Kappa Food, Macelleria la Frosolonese, Alimentari Mainella Flora (Acquevive), C.F. Food di Carmine Fiani, Agri Più di Colaciello Domenico, Minimarket Lucrezia – (Pedencone), Farmacia Jovine, Supermercato Sigma, Fattoria Fonte paolo, Ortofrutta Tagliaferri, Macelleria Fresilia. San Pietro in Valle. Alimentari Palangio Antonio, Alimentari Palangio Franco, Macelleria Ciampitti. Civitanova Del Sannio: Alimentari Spugnardi Rosina, Alimentari Fiorda Angela, Alimentari D’Amico Felicetta, Alimentari Ricci Massimiliano, Macelleria Ciarniello, Farmacia dott.ssa Di Palma Alessia. Si ringrazia per la collaborazione – chiuide la nota – l’Associazione Nazionale dei Carabinieri, nucleo di Agnone; il gruppo Alpini di Trivento; il Gruppo Volontariato Bagnoli del Trigno; Caritas Parrocchiale di Civitanova del Sannio e numerosi volontari che si sono prodigati per assicurare i viveri alle famiglie bisognose. Buona Colletta alimentare a tutti! Il direttore della Caritas trignina,don Alberto Conti, nel merito, cita il messaggio di Papa Francesco per la VIII Giornata Mondiale dei Poveri: Condividere i bisogni per condividere il senso della vita. I poveri hanno ancora molto da insegnare, perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro. […] [Occorre] un cuore umile, che abbia il coraggio di diventare mendicante. Un cuore pronto a riconoscersi povero e bisognoso. Esiste, infatti, una corrispondenza tra povertà, umiltà e fiducia. […] Non dimentichiamo di custodire «i piccoli particolari dell’amore»: fermarsi, avvicinarsi, dare un po’ di attenzione, un sorriso, una carezza, una parola di conforto… Questi gesti non si improvvisano; richiedono, piuttosto, una fedeltà quotidiana, spesso nascosta e silenziosa, ma resa forte dalla preghiera. […] Se la preghiera non si traduce in agire concreto è vana; infatti «la fede senza le opere è morta». Tuttavia, la carità senza preghiera rischia di diventare filantropia che presto si esaurisce.