Un sorriso contagioso, piena di vita e di energia. Nessuno può darsi pace, oggi l’ultimo doloroso saluto a Gloria Griguoli. La famiglia, i tanti amici, due comunità sotto shock, San Salvo dove viveva e Trivento, paese d’origine. La chiesa di San Giuseppe non è riuscita a contenere le tantissime persone.
Un tragico destino, sabato scorso, sulla strada Ingotte a pochi chilometri da Campobasso ha spento per sempre una vita brillante di 17 anni che oggi rivive nei ricordi, nell’affetto di tante persone.
Mamma Angela stringeva forte la foto della figlia, negli occhi di papà Amedeo il vuoto.
“Anima buona” così tra lacrime e singhiozzi l’ha definita la dolcissima sorella Giorgia in una lettera d’amore.
Gloria ha lasciato un segno fortissimo
“Quanto è fragile la nostra vita come erba che secca. A volte siamo concentrati sui nostri obiettivi e non vediamo il disegno di Dio”, una lunga omelia di don raimondo artese, anche lui commosso.
Parole profonde lette in chiesa anche da due cugine e da un capo scout.
Tutti volti affranti, all’uscita così come all’entrata del feretro in chiesa, l’ultima poesia, la canzone preferita di Gloria, i palloncini liberati in aria, bianchi ma anche azzurri, il suo colore preferito.