“Stiamo assistendo ad una fase di contrazione della produzione industriale davvero preoccupante. In particolare osserviamo che il settore dell’auto e la manifattura stanno affondando l’industria italiana. Deboli gli investimenti, fiacchi i consumi, export ancora in calo”. E’ quanto afferma in una nota il presidente dell’Associazione degli Industriali del Molise Vincenzo Longobardi. “Oggi – prosegue – un problema centrale che abbiamo come Paese e come regione Molise è il -34% della produzione auto dell’Italia. Il crollo coinvolge ovviamente tutta la filiera dell’auto, diretta e indiretta, tanto che negli ultimi mesi i livelli di produzione sono tornati a quelli di inizio 2013”. Longobardi evidenzia poi che tra i fattori di perdita di competitività “la fa da padrone il costo dell’energia, aspetto che gli interventi governativi sinora intervenuti hanno solo in piccola parte attenuato, ma che richiede una forza e pragmatismo ben differenti”. “Di fronte al collasso dell’automotive – conclude – ,non si può aspettare il 2026 per rivedere le regole del green deal. Occorre farlo nei primi cento giorni della nuova Ue, come ha già detto il presidente Orsini in occasione Assemblea generale di Confindustria. L’Europa deve comprendere che la decarbonizzazione non può essere ottenuta al prezzo della deindustrializzazione di una parte dell’Occidente. Serve coniugare gli obiettivi ambientali con la tutela e lo sviluppo dell’industria. Lo stop al motore endotermico al 2035 va subito spostato in avanti, privilegiando la neutralità tecnologica e senza aspettare il 2026”.