Loro, quelli del M5S, avevano chiesto che il Consiglio regionale varasse una apposita commissione d’inchiesta ma l’aula e la maggioranza hanno risposto NO. Non occorre una commissione ad hoc sul tema sollevato, quello delle liste d’attesa nel comparto sanità. Bastano, hanno detto dalla maggioranza, le commissioni esistenti. E’ cosi che è nata quindi la riunione congiunta della Prima e Quarta commissione consiliare nel corso della quale sono stati ascoltati i vertice dell’Azienda Sanitaria regionale e della Struttura Commissariale. Quello che è venuto fuori – ha detto il capogruppo Andrea Greco – è quello che purtroppo da tempo andavamo dicendo. Un tema, quello delle liste d’attesa, stimato sulle 65mila unità al momento d’ingresso dei nuovi vertici sanitari, valore oggi progressivamente ridotto.
Roberto Gravina pone l’attenzione sul tema dei percorsi di tutela, quelli previsti dalla legge laddove al cittadino non vengano garantite le prestazioni nei tempi assegnati. In questo caso, scatta il rimborso di una eventuale prestazione privata alla quale si sia ricorsi.
L’azione dei 5 Stelle, come spiega Angelo Primiani, è indirizzata ad ottenere un Consiglio regionale monotematico sul tema delle liste d’attesa. Un percorso – auspica l’esponente politico – da fare in maniera corale.