di Agostino Rocco*
Ormai da lungo tempo il Molise è afflitto dalla mancanza d’acqua, nonostante le imponenti risorse idriche naturali e gli invasi artificiali. Una situazione assurda, se si pensa che regaliamo acqua alla Campania, all’Abruzzo ed alla Puglia, senza ricevere nulla in cambio. Fino a pochi anni fa era rara una sospensione della erogazione idrica, oggi divenuta regola costante nonostante i carrozzoni politico/burocratici che i signorotti del potere si sono inventati per creare consigli d’amministrazione, presidenze e dipendenti dove sistemare parenti, amici e affini.
L’acqua del Molise una volta era gratis perché il nostro territorio, povero di tutto, aveva almeno fiumi e sorgenti più che a sufficienza. Poi iniziò il saccheggio del Biferno, spedito verso Napoli addirittura con la captazione delle sue acque sotto il massiccio del Matese a Boiano. Si è proseguito con la diga sul Biferno sotto Larino, e l’altra del Fortore per cedere acqua alla Puglia. Poi ancora la diga di Chiauci a servizio del Basso Vastese, con il risultato che ora sono i molisani a restare assetati, nonostante gli enti creati ad hoc per il servizio idrico regionale. Un doppio furto, a quello dell’acqua si aggiunge da tempo anche il costo di questi carrozzoni inutili, che invece di fornire acqua potabile spediscono salate bollette ai molisani per un servizio che non c’è.
* Giornalista