“Chi vuole tutelare le aree intere si vede anche da queste battaglie. Gli amministratori della Provincia di Isernia dovranno votare sul dimensionamento scolastico e sul taglio di una presidenza. Tanti di loro hanno fatto della tutela dei servizi nelle aree interne un cavallo di battaglia: adesso possono dare seguito alle loro intenzioni”: a dirlo è l’assessore regionale Andrea Di Lucente.
“Parlo a nome di amministratore che proviene da un territorio che può essere considerato tutta area interna – prosegue Di Lucente -. Sapere di perdere la dirigenza all’istituto comprensivo di Carovilli equivale a perdere un ulteriore servizio per zone che già affrontano disagi enormi. Tutti noi amministratori, al di là dei colori politici, ci siamo sempre fatti portavoce di un concetto che ci lega: la tutela delle aree interne. Una battaglia, quella che portiamo avanti tutti i giorni, al servizio dei cittadini che, resistendo, scelgono di rimanere in zone di montagna, lontani dagli snodi di comunicazione, spesso lontani da servizi essenziali. Ogni rinuncia è un pezzetto di questa resistenza che viene meno. Abbiamo fatto lotte per la sanità, per i trasporti, per le infrastrutture. Ora tocca alle scuole, anch’esse elemento fondamentale per la formazione delle nuove generazioni. Abbiamo lottato per mantenere aperti gli ospedali al grido dei servizi essenziali per le zone svantaggiate. Adesso, però, si fanno discorsi a geometria variabile oppure a targhe alterne: alcuni servizi sì, altri no. Per alcuni servizi le aree interne sono interne, per altri vanno favorite le grandi città come Isernia. Cadere nella trappola dell’incoerenza non deve danneggiare i cittadini. E così li danneggiamo – Conclude Di Lucente – oltre che disorientiamo. Per questo motivo, sono sicuro che gli amministratori delle zone interne voteranno secondo coscienza e secondo il credo che li ha mossi finora: tutelare i servizi per le proprie comunità, difendere ogni baluardo che sia presente nelle zone interne del Molise. Sono sicuro che daranno concretezza alle manifestazioni di principio perché adesso hanno la possibilità concretamente di difendere i loro territori”.