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mercoledì, Dicembre 4, 2024

Trasporto su rotaia in Molise, farsa da 50 anni

EditorialiTrasporto su rotaia in Molise, farsa da 50 anni

di Agostino Rocco

La faccenda del trasporto su rotaia in Molise è diventata una vera farsa, così tragicamente ridicola da fare concorrenza alle peggiori sceneggiate napoletane che andavano in scena al Salone Margherita. Una farsa iniziata mezzo secolo fa, quando il Molise venne incluso nelle aree dei cosiddetti “rami secchi” che le Ferrovie dello Stato volevano tagliare per questioni di bilancio. Poi la Termoli//Campobasso/Isernia/ Venafro si salvo’, anche grazie agli interventi dei parlamentari molisani che puntarono i piedi a Roma. A quei tempi, fino al Duemila circa, i treni in Molise arrivavano e ripartivano, assicurando collegamenti quotidiani sicuri con Roma, Napoli e Pescara. Ogni mattina le stazioni si affollavano in attesa dei convogli per Lazio, Campania ed Abruzzo. Poi, la catastrofe. Con un crescente, cinico accanimento, i dirigenti delle Ferrovie hanno iniziato a tagliare, ridurre, appaltare, sospendere e addirittura sopprimere corse giornaliere, fino alla paralisi totale della circolazione ferroviaria.

Agostino Rocco

La tanto conclamata “elettrificazione” della tratta Venafro/Termoli è durata decenni, manco ci fosse stata la necessità di bucare le montagne per nuove gallerie, l’ente ferroviario aveva ben altre priorità da perseguire che fornire ai Molisani inadeguato trasporto su binari. Il tutto condito da autobus sostitutivi fantasma, soppressioni e infiniti disagi ai poveri viaggiatori che, partiti dal fatidico “Binario 21bis” di Roma Termini, arrivavano di notte a Cassino dove venivano abbandonati ad un destino baro, praticamente lasciati nel nulla. Un mese fa l’ennesima sceneggiata, la inaugurazione del primo tratto elettrificato Isernia/San Vittore. Autorità, discorsi, applausi. Il giorno dopo il treno elettrico si è guastato… Come un giocattolo di stagnarola. E dopo qualche giorno l’annuncio che “per lavori” la circolazione dei treni veniva completamente bloccata in tutta la regione. Dire che non ci sono parole è poco, bisognerebbe altrimenti passare alle parolacce. Le peggiori.

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