Il Molise presenta livelli di benessere relativamente più bassi rispetto al complesso delle province italiane valutate sugli 11 domini del Bes dei territori. Lo rileva l’Istat nel Rapporto ‘Il benessere equo e sostenibile dei territori’ che delinea i profili della regione e delle rispettive province nel periodo compreso tra il 2020 e il 2024. Dal confronto tra gli 11 domini del ‘Benessere’, il quadro più critico per le province molisane emerge nel dominio ‘Innovazione, ricerca e creatività’, con il 75% degli indicatori provinciali nelle due classi di coda e nessuno nelle due più alte. Gli svantaggi più significativi in questo dominio riguardano la quota di Comuni che erogano interamente online almeno un servizio rivolto alle famiglie (23,9% a fronte del 42,7% del Mezzogiorno e del 53,6% della media nazionale) e il tasso di mobilità dei laureati (25-39 anni) che registra un saldo negativo con una perdita verso l’estero e le altre regioni del Paese pari a 36,8 giovani laureati per mille residenti di pari età e livello di istruzione. Anche il dominio ‘Benessere economico’ mette in luce una larga prevalenza di posizionamenti nelle due classi inferiori (70%) e nessuno in quella più alta. I principali punti di forza si concentrano invece nel dominio ‘Sicurezza’, nel quale si registra una buona percentuale di indicatori su livelli di benessere relativo alti (41,7%) e medio-alti (25%) e nessun posizionamento nella classe di coda della distribuzione nazionale. In questo dominio la regione, per cinque indicatori su sei, evidenzia livelli di benessere superiori rispetto a quanto si registra in media nella penisola. Anche nel dominio ‘Ambiente’ le province molisane riportano in prevalenza buoni risultati (50% di posizionamenti nelle classi alta e medio-alta), pur a fronte di un 25% di posizionamenti nelle due classi più basse. Più nello specifico, anche in questo dominio tutti gli indicatori segnalano livelli di benessere superiori alla media nazionale, ad eccezione di quello sulla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, che nel 2022 raggiunge il 58,4 per cento, quasi sette punti percentuali in meno rispetto alla media del Paese e quello sulla dispersione delle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile, che nello stesso anno si attesta al 53,9% (11,5 punti percentuali in più della media-Italia). Infine, nel dominio ‘Istruzione’ e formazione il Molise e le sue province detengono una percentuale di indicatori nelle due classi di benessere relativo più elevate pari al 33,3% e riportano un ulteriore 44,4% di posizionamenti nella classe media.