Le gite scolastiche e gli scambi culturali tra scuole potrebbero essere a rischio e ci sono istituti, per esempio in nord Italia, che hanno già comunicato la decisione alle famiglie che la gita 2025 non si farà. Questo perché una norma contenuta del nuovo Codice degli Appalti, in vigore dal 2023, ha reso obbligatorio l’utilizzo del mercato elettronico per la pubblica amministrazione per le gite scolastiche, e impone alle scuole di diventare stazioni appaltanti qualificate per stipulare contratti superiori ai 140 mila euro. Tutto ciò si traduce in procedure lunghe e complesse, costi lievitati, un aumento di lavoro per le segreterie e responsabilità maggiori per i docenti che accompagnano gli studenti. Una serie di difficoltà che stanno spingendo molte scuole a rinunciare ad organizzare uscite didattiche, viaggi di istruzione e scambi culturali. L’Autorità anticorruzione va all’attacco del Governo: la materia non è stata ancora disciplinata dal ministero. Per risolvere la questione il Mit – Anac concorde – starebbe studiando un possibile rimedio, quello di affidare la gestione delle gare d’appalto agli Uffici Scolastici Regionali, che verrebbero qualificati come stazioni appaltanti. Ma a questo punto, dicono i presidi, andrebbero potenziati i loro organici, con personale specializzato sulla materia, altrimenti il rischio è il caos. Sulla questione è stata depositata alla Camera e al Senato una interrogazione dal Pd. Nel febbraio scorso, l’Anac, in seguito alle proteste dei dirigenti scolastici e delle associazioni che rappresentano le agenzie di viaggio, ha approvato una deroga fino al 30 settembre 2024, ma è scaduta senza che nessuno sia intervenuto. Pertanto ora- dice Anac- si attende di sapere dal ministro Valditara cosa intenda fare per mettere a disposizione dei dirigenti scolastici, quanto prima, strumenti che possano garantire modalità semplici e immediate per attivare gli affidamenti per i viaggi di istruzione.
Cambiano le norme, gite d’istruzione 2025 a rischio e dirigenti scolastici in difficoltà. Anac: Valditara chiarisca alle scuole le modalità
