Costituzione, no vax e multe annullate

di Manuela Petescia*

La decisione presa dal governo Meloni di annullare le multe ai i no vax la trovo giusta, ponderata, equa.
Soprattutto sensata.
Multe che scaturivano da una ratio complessa, non a caso oggetto di contenziosi giuridici ai massimi livelli istituzionali, compresa l’interpretazione dell’articolo 32 della Costituzione italiana, laddove recita che «nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».
E infatti in quegli anni pandemici e caotici la legge c’è stata, è vero: emergenziale e dittatoriale, però, a suon di decreti, perché di soluzioni alternative non c’era l’ombra.
Ora, lasciando da parte qualunque riflessione di merito che vada a scomodare le grandi categorie del bene e del male (e io, personalmente, credo nel bene della vaccinazione di massa in quel preciso momento storico, sia chiaro), non si può ignorare che quel comma dell’articolo 32 della Costituzione (“nessuno può essere obbligato”) è stato risolto intendendo il principio della salute, come è giusto che fosse, un interesse fondamentale della collettività e non solo del singolo individuo, incassando peraltro diverse pronunce di legittimità, seppure parziali, da parte della Corte Costituzionale.
E però resta da chiedersi, come del resto se lo chiedono in tanti, quale interesse fondamentale di salute collettiva possa scaturire da un trattamento sanitario sperimentale, quello che è stato, alla fine, il vaccino anti-Covid all’epoca. Con tutti noi cavie per scelta ponderata e convinta o per grazia ricevuta.
E allora un conto è dire “non c’è altra soluzione” – e lo capisco, e alla fine è stata una salvezza – tutt’altra cosa è spacciare per sicuro un farmaco mai utilizzato nella storia medica planetaria.
Molti usano il termine no vax nella sola accezione negativa, di rifiuto del progresso scientifico, di oscurantismo medievale, di arretratezza, estremismi di varia natura. Ma nel caso del Covid non è stato così: la stragrande maggioranza di chi rifiutava i vaccini aveva semplicemente paura per sé e per i propri cari, non avendo ben chiari i possibili effetti collaterali.
Che infatti ci sono stati.

*direttore