Lo scenario più allarmante è quello in provincia di Isernia, dove le denunce per estorsione sono aumentate del 160% nell’ultimo decennio. Il rapporto, che si basa sui dati raccolti da Infocamere e dalla Banca d’Italia, stima che circa un migliaio di imprese in Molise siano esposte al rischio di essere infiltrate della criminalità organizzata.
La situazione più preoccupante è quella di Isernia, dove nel 2023 le denunce per estorsione sono state 26 denunce di estorsione nel 2023, un notevole incremento rispetto alle appena 10 del 2013.
A Campobasso, invece, le denunce sono leggermente diminuite, passando da 25 a 22 nello stesso periodo. Secondo la Cgia di Mestre questo è un indicatore di una crescente preoccupazione per la sicurezza delle imprese locali, spesso bersaglio di richieste estorsive.
Secondo la CGIA, 600 delle 21.668 sedi imprenditoriali a Campobasso e 295 delle 7.605 a Isernia si trovano in contesti vulnerabili alle manovre di gruppi malavitosi. Questa situazione pone le imprese di queste aree in uno stato di costante allerta, con un impatto significativo sulla loro operatività e sul clima di fiducia nell’ambito economico locale.
Il report segue un precedente studio di Demoskopika, che aveva posizionato il Molise tra le regioni meno esposte alle infiltrazioni criminali
L’aumento delle estorsioni e il rischio di infiltrazioni nella vita economica del Molise richiamano ora non solo l’attenzione delle forze dell’ordine ma anche delle istituzioni chiamate a rafforzare le misure di prevenzione e sicurezza per proteggere il tessuto imprenditoriale della regione.