Il 23 dicembre, davanti al giudice per le udienze preliminari di Avezzano, comincerà il processo penale nei confronti di Andrea Leombruni, il commerciante cacciatore che ammise di aver sparato all’orsa Amarena, nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre 2023 a San Benedetto dei Marsi, nell’aquilano. L’orsa, tra i pochi esemplari ancora in vita di Orso bruno marsicano, con i suoi cuccioli, era di passaggio nel giardino dell’imputato. I piccoli fuggirono per lo spavento dileguandosi nel bosco che garantiva accesso al Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. L’uomo deve rispondere del reato di uccisione di animali, reato contestabile a chiunque uccida qualsiasi animale senza necessità o per crudeltà, con una pena che prevede la reclusione da 4 mesi a 2 anni. L’associazione ‘Appennino ecosistema’ ha annunciato che si costituirà parte civile nel procedimento e che lunedì chiederà che l’uomo sia giudicato per i reati, con pene più alte, che puniscono l’uccisione di specie protette e prevedono pene.