L’anno 2024 che tra poco chiuderà i battenti, sul versante Sanità è stato caratterizzato da una favorevole congiuntura istituzionale che ha allineato sulla stessa direttrice la struttura commissariale, l’azienda sanitaria regionale, la presidenza della regione e la direzione generale della salute. Bonamico e Di Giacomo, Di Santo, Roberti e Gallo hanno lavorato ciascuno per propria parte e competenza ma, questo è il dato di fondo, in un clima di collaborazione, cosa che negli anni passati e con attori diversi era spesso mancata e, spesso, alla collaborazione si era sostituito un clima conflittuale se non di sospetto.
Lo sforzo della struttura commissariale, pur nelle strette maglie delle prescrizioni ministeriali, ha apportato una svolta considerevole se si pensa alle vicissitudini che hanno riguardato le travagliate questioni dei reparti di emodinamica e dei punti nascita; su entrambe le fattispecie Bonamico e Di Giacomo hanno cercato di mantenere attivi e aperti reparti e strutture, nonostante la spada di Damocle del famigerato decreto Balduzzi e la carenza di personale.
Sempre dalla struttura commissariale è arrivata una iniezione di liquidità che ha permmesso all’azienda sanitaria regionale di affrontare il tema delle liste d’attesa, una questione nazionale dalla quale il Molise non è esente con un arretrato di prestazioni che si stima a migliaia di interventi e che finalmente registra una inversione di tendenza. L’autorizzazione data a tutte le strutture private accreditate ed anche a quelle non convenzionate ha creato per l’utenza condizioni di maggior accesso e facilità alle prestazioni. Passi in avanti, seppure con difficoltà riconducibili anche al quadro nazionale, si sono registrati in direzione del Cup unico.
Notizie buone a fine anno sono arrivate anche sul fronte del disavanzo sanitario con l’intervento da 90 milioni di euro a favore delle casse regionali disposto dal Governo Meloni e con la prospettiva di altri 20 milioni per le prossime annualità.
L’anno che sta arrivando – direbbe Lucio Dalla – tra un anno passerà. Io mi sto preparando, è questa la novità.
Vale anche per il sistema Sanitario regionale. Dopo il rodaggio del 2024, la novità è che tutti gli attori istituzionali si stanno preparando al 2025 e quando il 2025 se ne sarà andato, quando sarà terminato, forse allora la Sanità molisana potrà vedere l’alba di una stagione nuova.