“E’ come aver scalato una montagna e ora essermi fermato a guardare la strada fatta per arrivare. Tanta.” Padre Lino Iacobucci ha definito così i 50 anni di sacerdozio. Una vita al servizio della Chiesa e di Cristo, ma soprattutto degli ultimi, dei giovani persi nella droga, nell’alcool. Una vita fatta di mani tese a sorreggere.
Ha gli occhi di chi ne ha viste tante, gente che è caduta e si è rialzata, gente che non ce l’ha fatta. Ha il sorriso vissuto e il carattere schietto, diretto. “Alti e bassi – ha detto – sconforto e paura, ma tanta fede che mi ha fatto andare avanti”.
Nel Convento Santa Maria Di Loreto, nella sua Toro, Padre Lino è stato festeggiato dai fedeli, dai ragazzi della comunità La Valle, dove da oltre 30 anni lavora a recuperare chi è finito nel tutnnel della droga e delle dipendenze. Ha fondato poi la comunità il girasole e Casa Martina. “In questo convento mi sono formato seguendo i passi e l’esempio dei Frati Minori. Di San Francesco. Sono uno di loro” ha dichiarato con fierezza. Una vocazione intesa come missione, dedizione agli altri, un operato di servizio.
Ha concelebrato con il fratello, Padre Gaetano. Presente l’Arcivescovo di Campobasso Bojano Biagio Colaianni che ha sottolineato lo spirito di fedeltà a Cristo di Padre Lino in mezzo secolo.