L’ultima volta del Molise all’Expo, dieci anni fa a Milano ed era anche la prima, è stata un’esperienza fatta di luci e ombre.
Al successo dello spazio e delle proposte migliori che offre la nostra terra, hanno fatto da contraltare qualche flop e il ricordo non ancora sbiadito della cena di gala con piatti dell’Emilia Romagna, del Lazio e il famoso pesce spada alla messinese.
L’anno che si è appena aperto coincide con l’esposizione universale di Osaka che, per la terza volta dopo quelle del 1970 e del 1990, sarà la sede dell’Expo dal 13 aprile al 13 ottobre.
La millimetrica organizzazione giapponese ha da tempo messo in moto la macchina sulla quale salirà anche il Molise. Il padiglione Italia, è stato già presentato e ha per titolo L’arte rigenera l’arte. Un tema che mette al centro il saper fare italiano nelle sue forme migliori: lo spazio del teatro, dove saranno ospitati gli eventi, il giardino all’italiana e gli allestimenti dove le regioni presenteranno le particolarità dei loro territori.
L’accordo già firmato dalla Regione prevede la presenza del Molise a Osaka dal 6 al 12 luglio. Una settimana durante la quale, hanno annunciato il presidente Roberti e il consigliere delegato al turismo Cofelice, saranno messe in vetrina le cose più importanti del territorio. Nelle prossime settimane sono previsti incontri anche con le imprese e le aziende che vogliono essere presenti all’esposizione mondiale. Dovranno essere anche individuati i costi di viaggio e di partecipazione, scelti gli eventi da proporre per rendere l’immagine del Molise il più appetibile possibile.
In ultimo dovrà essere anche scelto il menù della serata di gala, con una nota a margine: il parmigiano reggiano il Molise lo ha già fatto assaggiare a Milano.