Dopo Campobasso e Castelpetroso, l’arcivescovo della diocesi di Campobasso-Bojano, monsignor Biagio Colaianni, ha aperto il Giubileo anche nella cattedrale di Bojano. “Anche oggi ci sono le tenebre – ha detto nella sua omelia -, basti pensare alle guerre in atto che seminano morte, sofferenza, distruzione di famiglie e città, a quanto sia difficile vivere in un contesto di pace fatto di
relazioni buone, di attenzione a coloro che sono in difficoltà, di comportamenti rispettosi di tutti e della dignità di ognuno”.
Colaianni ha poi parlato del futuro: “I popoli non lo vedono sereno – ha detto -, molto nella nostra vita è nebuloso, si pensi alla instabilità e precarietà del lavoro per tanti, la nostra regione lo sta sperimentando. Si pensi all’impegno, che c’è, ma difficile, per una sanità rispondente in modo efficace al bisogno di tutti della cura e tutela per la propria salute. Si pensi alla difficoltà di mettere a frutto le tante risorse del nostro territorio e soprattutto il valore e la capacità dei giovani senza l’abbandono delle proprie famiglie e amicizie”. Infine ha concluso: “Il Giubileo apre alla speranza che la luce dataci nel Natale, con la venuta di Gesù, possa rivestirci e risplendere nelle nostre vite, illuminare il nostro futuro”.
