Associazioni, comitati, cittadini, rappresentanti delle istituzioni si sono ritrovati nei locali di Casa del Popolo di Campobasso in assemblea per ricostruire tutta la vicenda che da metà novembre sta tenendo banco soprattutto nel centro storico della città: acqua maleodorante e oleosa al tatto. Fatte le analisi, Arpa Molise ha riconosciuto la presenza di idrocarburi e la sindaca Maria Luisa Forte ha emesso un’ordinanza di divieto di uso alimentare tra via Marconi, piazza Flora e via Petitti. Ordinanza revocata nelle ultime ore, dopo il parere di potabilità dell’Asrem. Decisione che però non ha convinto i cittadini. La farmacista Maria Rosaria Morrone, ormai conosciuta per essere stata la prima a segnalare il problema idrocarburi in via Petitti, ha fatto presente in assemblea che tali valori anomali non sono scomparsi dalle analisi. I residenti del centro storico fanno ora richieste precise: vogliono che Grimm, Molise Acque e Asrem, ognuno per le sue competenze, diano i dettagli dei test e che il monitoraggio dell’acqua continui, vogliono la trasparenza sulla certificazione di potabilità, ma soprattutto sapere cosa ha scatenato il problema e cosa si può fare per evitare che il problema si ripresenti. Ci sarebbe un problema ulteriore, ha fatto presente Augusto De Sanctis, per l’associazione Acqua Bene Comune e riguarda l’Arpa Molise. “Deve assistere l’Asrem per le analisi di potabilità ma poi è il dirigente medico dell’Asrem a decidere- ha spiegato De Sanctis-. Però il laboratorio per legge deve essere accreditato per tutte le singole prove di laboratorio. Tale accredito è obbligatorio e andava fatto entro il 2019. L’Arpa Molise è accreditato solo per le analisi microbiologiche, cioè identificare microrganismi come sangue, feci, urine e altri fluidi corporei. Non certo elementi come, per esempio, arsenico o idrocarburi”.
La mancanza di accreditamento significa che le analisi di Arpa Molise, al di fuori di quelle microbiologiche, sono impugnabili da chiunque, ha spiegato De Sanctis. Alcuni cittadini hanno chiesto a Grimm, Arpa, Molise Acque e Asrem di accedere agli atti, ma la risposta è stata il silenzio totale, ha dichiarato l’avvocato Caterina Ciaccia: “Finora solo Arpa Molise ha risposto, rimandando alle analisi pubblicate sul suo sito. Gli altri niente. Molise Acque ha risposto che non è tenuta perché non ha rapporti finali con gli utenti, dimostrando di ignorare i procedimenti amministrativi: l’utenza finale ha tutti i diritti di avere rapporti con qualsiasi ente”.