Un problema antico, un pensiero fisso soprattutto per i cittadini. La cosiddetta Frana di Petacciato al centro dell’opinione pubblica ma soprattutto delle preoccupazioni della comunità. Per decenni.
Va avanti la procedura amministrativa sull’opera di consolidamento idrogeologico, che interessa il versante Nord-Est a valle dell’abitato. Un intervento distinto in 4 lotti, del valore complessivo di 40,6 milioni di euro. Diffuso l’avviso di avvio del procedimento finalizzato all’approvazione del progetto definitivo. Il soggetto attuatore è il Commissario di governo per il contrasto al dissesto idrogeologico della Regione Molise, l’architetto Nicola Gesualdo, che lo scorso 31 dicembre ha indetto la conferenza dei servizi decisoria.
Il principale obiettivo di questa grande opera è quello di mitigare la pericolosità idro-geomorfologica e il rischio specifico indotto, al fine di garantire la salvaguardia del centro abitato di Petacciato e delle infrastrutture di rilevanza strategica nazionale: la statale “Adriatica”, l’autostrada , la linea ferroviaria Milano-Lecce.
Il fenomeno franoso è stato oggetto di numerosi studi ed indagini nel corso degli anni (a partire dai primi del ‘900), che hanno messo in luce la complessità e l’ampiezza della frana, che è considerata una delle più grandi frane d’Europa.
