“Lo spopolamento non è un fenomeno casuale, ma la diretta conseguenza di decenni di politiche sbagliate, il risultato della politica dei ‘ragionieri’ e degli interessi di pochi a scapito della collettività: da una parte tagli e spending review secondo semplici logiche numeriche e senza alcuna visione del futuro e volontà di investire davvero su infrastrutture, sociale, istruzione e occupazione, dall’altra le solite clientele arricchite (sulle spalle degli altri) per conservare un potere più feudale che democratico, tutto a svantaggio di quei piccoli territori già in difficoltà per gravi carenze storiche”.
Commenta così Vincenzo Notarangelo, segretario regionale di Sinistra Italiana – AVS, il dato, rilevato su Repubblica, delle zero nascite in ben 14 comuni del Molise nell’arco del 2024.
“Comuni – sottolinea Notarangelo – che rischiano presto di scomparire come d’altronde l’intero Molise mal governato da troppi anni in particolar modo dalle destre, anche se purtroppo pure gli anni dell’ultimo (pseudo) centrosinistra non sono stati poi così diversi per metodo e gestione del potere rispetto alle giunte azzurre”.
“La battaglia – aggiunge – prima che ideologica è dunque culturale e ciò dimostra che una vera coalizione progressista, che si pone l’obiettivo di guidare la Regione garantendo discontinuità con i fallimenti del presente e del passato, non può certo ridursi a una semplice somma di sigle e di interessi ma deve avere idee chiare e coraggio per cambiare radicalmente rotta e salvare il Molise depredato dai soliti noti”.
“La sfida è ardua ma non impossibile: lo spopolamento – conclude Sinistra Italiana – si affronta puntando prima di tutto sui servizi e combattendo le disuguaglianze economiche attraverso forti ed ampie politiche sociali. Tutto ciò che non è stato fatto finora”.