Più che una buccia, è un’intera piantagione di banane quella sulla quale è scivolata l’amministrazione comunale di Campobasso. Un coro generale di proteste da parte di cittadini residenti e lavoratori esterni ha indotto Marialuisa Forte e l’intera Giunta a fare macchina indietro e rimangiarsi a meno di un mese dalla adozione gli aumenti deliberati per i parcheggi a pagamento. Il taglio adottato per gli abbonamenti ai residenti è del 25%, mentre quello per i lavoratori esterni è del 50%. Per capirci: un abbonamento residente nella prima ipotesi costava 360 euro all’anno, adesso ne costa 270; un abbonamento lavoratore, parimenti, per dodici mesi passa da 400 euro a 200. Queste le modifiche, restano invece invariati gli altri carichi da undici che, è proprio il caso di dirlo, rappresentano una sonora briscola per gli abbonamenti relativi ai residenti proprietari di una seconda auto e per tutti coloro, residenti e non residenti, necessitati ad una sosta che parta dalle due ore in avanti.
I primi, proprietari di una seconda vettura, continueranno a pagare l’astronomica cifra di 560 euro all’anno; i secondi, automobilisti parcheggiati per due ore, subiranno gli effetti della Zona Unica adottata in luogo della doppia zona prima in vigore. Il vecchio sistema prevedeva parcheggi a 50 centesimi all’ora nelle zone meno centrali, per quelle centrali invece la tariffa era di un euro. Questo valeva anche per le ore successive. Adesso, invece, si pagherà un euro all’ora ovunque e, dalla seconda ora in poi, la tariffa salirà ad un euro e cinquanta. Il nuovo piano tariffario prevede, a onor del vero, che per tutti la prima mezz’ora sia gratis, ma è ben poca consolazione. Chi parcheggerà, ad esempio, per due ore in via Milano o nel piazzale della casa circondariale, pagherà adesso due euro mentre prima ne pagava uno, con un aumento secco del 100%. Se poi ci resta tre di ore, invece di un euro e cinquanta del passato ne pagherà tre e cinquanta.
