A Sassari, arriva la seconda sconfitta consecutiva, la terza nelle ultime quattro gare. Nel match del “Vanni Sanna” c’è un mix del periodo che sta vivendo il Campobasso. Sino alla parità numerica si era visto un lupo finalmente ai livelli di inizio stagione, una squadra concentrata, combattiva e attenta nelle varie situazioni di gioco. Il vantaggio di Di Nardo aveva creato le condizioni migliori, chiudersi per poi ripartire in contropiede. Un copione rispettato appieno nel primo tempo, con i sardi incapaci di creare difficoltà ai rossoblù. Poi la svolta, la clamorosa ingenuità di Scorza, già ammonito, reo di un fallo assolutamente inutile. Cartellino rosso e svolta del match in negativo per il Campobasso. In quel momento sono crollate le certezze della squadra, la Torres ha preso coraggio e tutto quello di buono costruito nel primo tempo si è volatilizzato. Due gol subiti, il secondo con una grande ingenuità del reparto difensivo, su un’imbucata di trenta metri difensori disattenti e portiere in ritardo. Nel finale anche il secondo cartellino rosso, per Calabrese, decisione errata del direttore di gara. Il fischietto Sfira di Pordenone, sia chiaro, ha arbitrato malissimo. Affrettato in alcune decisioni, zelante in altre, una prestazione da dimenticare per il rappresentante della sezione friulana. Al contempo dobbiamo sottolineare che il Campobasso è al nono cartellino rosso, sei maturati nelle ultime sei gare. Nessuno come i lupi nel girone B, che per sette volte hanno chiuso la gara con un uomo in meno e in altre due, addirittura in doppia inferiorità. Anche qui diremo dei dati, nei match in inferiorità numerica solo contro il Pescara il Campobasso è riuscito ad ottenere un pareggio, nelle altre occasioni è arrivata puntuale la sconfitta. Calabrese, al secondo rosso, era stato espulso anche a Carpi ma la gara era praticamente finita. Questo significa una cosa, con un uomo in meno si perde, ed è davvero ora di porre un freno deciso a questa condizione. L’intervento di Scorza a Sassari è inutile e ingenuo.
La società non ha effettuato alcuna considerazione all’indomani della gara in terra sarda, la fiducia al tecnico Braglia è confermata almeno per un’altra settimana. Il Campobasso non vince da quasi tre mesi e ha raccolto solo quattro punti nelle ultime dieci gare. Sabato al Molinari arriva il Gubbio, non esistono arbitri, episodi, attenuanti. Conta solo vincere. Il resto sono chiacchiere. Braglia e la squadra, devono tornare ad assaporare il gusto dei tre punti contro gli umbri per riaccendere il motore. Giusto che l’ambiente intero (società, tifoseria, addetti ai lavori), si compatti intorno alla squadra e al mister. Altresì vero, che in caso avverso, non ci sarebbero più altre valutazioni da fare, ma solo cambiare rotta per dare una scossa.
Capitolo mercato: urgono innesti di qualità. Il problema restano le uscite, giocatori senza appeal e con ingaggi onerosi. Difficile sfoltire la rosa, questo il nostro parere, il lavoro del ds Mignemi è improntato anche a questo. Domenica non c’erano in distinta Baldassin e Prezioso, in assenza di bollettini medici ci chiediamo se questi giocatori erano assenti per scelta tecnica, perché sono sul mercato o per infortunio. Certo se dovesse trattarsi di scelta tecnica, sarebbe opportuno convocare giocatori che sono al libro paga della società. Proprio Baldassin è al centro di un possibile scambio con De Risio del Monopoli, trattativa non semplice visto il contratto biennale in essere del centrocampista rossoblù.