E’ arrivato in punta di piedi la scorsa estate, con lavoro passione e sacrificio è riuscito a calarsi in una realtà nuova, in un torneo difficile come quello di serie A2 élite. Lo ha fatto con umiltà, parlando poco e sudando sul campo. A Mascalucia è arrivata per lui e per tutta la squadra, una grande prova che ha fruttato tre punti fondamentali nella corsa alla salvezza. Il bello, per il giocatore della Laborvetro Cln Cus Molise deve ancora venire. Alle sue parole abbiamo affidato sensazioni e prospettive dopo la prima gara del girone di ritorno.
In Sicilia, contro il Mascalucia è arrivata la seconda vittoria consecutiva. Avete avuto una grande reazione dopo lo svantaggio. Cosa è cambiato a tuo avviso?
“Credo che la differenza l’abbia fatta la nostra mentalità. Dopo lo svantaggio non ci siamo abbattuti, ma anzi, siamo rimasti concentrati e determinati. Questa partita dovevamo vincerla per forza, soprattutto per Federico, che ha avuto una grande perdita in famiglia. Giocare anche per lui ci ha dato una motivazione in più per lottare e reagire nei momenti difficili. Dimostra quanto siamo cresciuti come gruppo, sia dentro che fuori dal campo”.
Grazie a questo successo avete guadagnato parecchio terreno in classifica. La salvezza è più vicina, sei d’accordo?
“Sì, sono d’accordo. Questa vittoria è stata fondamentale perché ci ha permesso di fare un passo importante verso il nostro obiettivo. Ora la salvezza è più vicina, ma non possiamo abbassare la guardia: mancano ancora tante partite e dobbiamo continuare a lavorare con lo stesso impegno per conquistare i punti necessari”.
Adesso ci sarà la sosta di due settimane. Farà bene o male a tuo avviso?
“Credo che la sosta possa farci bene. Abbiamo l’opportunità di recuperare energie, lavorare su alcuni dettagli tattici e preparare al meglio le prossime partite. Sarà importante utilizzare questo periodo nel modo giusto, senza perdere il ritmo positivo che abbiamo trovato”.
La Laborvetro Cln Cus Molise ha dimostrato di essere un grande gruppo, soprattutto nei momenti difficili, confermi?
“Assolutamente sì. Questa squadra ha sempre dimostrato compattezza e unità, soprattutto quando le cose non sono andate come volevamo. Nei momenti di difficoltà ci siamo stretti ancora di più, e questa coesione è uno dei nostri punti di forza principali”.
Dal punto di vista personale sei alla prima stagione in serie A2 élite che idea ti sei fatto del campionato?
“È un campionato molto competitivo e intenso, con tante squadre ben attrezzate e giocatori di grande livello. Ogni partita è una battaglia e bisogna essere al massimo sia fisicamente che mentalmente. È sicuramente un’esperienza stimolante che mi sta aiutando a crescere molto”.
Ti sei subito adattato alla nuova categoria e agli schemi di mister Sanginario. Come trovi in questa nuova categoria?
“Devo dire che il mister e i compagni mi hanno aiutato tantissimo ad ambientarmi. La categoria è impegnativa, ma mi piace mettermi alla prova. Il livello è più alto, ma trovo che con il lavoro quotidiano sto riuscendo a gestire meglio le sfide e a dare il mio contributo alla squadra”.
Dando uno sguardo alle altre squadre quale ti ha particolarmente colpito?
“Ci sono diverse squadre che mi hanno impressionato, sia per il gioco che per la qualità individuale. Una di queste è sicuramente l’Itria che affronteremo anche in coppa Italia, ha dimostrato una grande organizzazione e un buon equilibrio in campo”.
Da qui alla fine del campionato quali sono le aspettative per te?
“A livello personale, voglio continuare a migliorare e dare il massimo in ogni partita. A livello di squadra, l’obiettivo principale resta la salvezza, ma credo che possiamo anche toglierci qualche soddisfazione in più strada facendo. Dobbiamo continuare su questa strada e affrontare ogni gara con la stessa determinazione”.
Alla ripresa l’8 febbraio ci sarà la gara interna con il Giovinazzo. Match da non fallire, concordi?
“Sì, è una partita importantissima per noi. Il Giovinazzo è un avversario tosto, ma giocare in casa ci dà un ulteriore stimolo. Sarà fondamentale approcciare bene la gara e non commettere errori, perché questi tre punti potrebbero essere decisivi per il nostro cammino”.