Produzioni calate di oltre il 70 per cento. Grano e legumi, pomodoro, patate, fieno e carciofi. Difficile trovare prodotti della terra che non abbiano avuto un contraccolpo dalla tremenda siccità che la scorsa estate ha colpito gran parte delle regioni meridionali.
Il ministero dell’agricoltura ha reperito 112 milioni di euro con i quali coprire parte dei danni provocati dalla assenza di acqua, in Abruzzo, Sicilia, Puglia, Calabria e Molise.
Come si evince da questa mappa, contenuta nel decreto firmato dal ministro Lollobrigida, i puntini colorati del Molise si riferiscono solo a 33 comuni, individuati per la maggior parte in provincia di Campobasso, una trentina.
Apprezzamento è stato espresso dalla Coldiretti per l’impegno del ministro, tuttavia, ha segnalato il direttore Aniello Ascolese, sono rimasti fuori molti comuni molisani che pure hanno vissuto un anno disastroso per la siccità.
Il calcolo dei danni è stato effettuato con l’utilizzo dei Satelliti Sentinel di Copernicus, che impiegano tecniche specifiche definite dal Centro di Ricerca Ispra, della Commissione Europea.
Ma in questo modo, ribadiscono dalla Coldiretti, intere zone del Molise, colpite dall’assenza di pioggia sono rimaste a secco anche dei fondi messi in campo dal ministero.
Il carburante aumentato per garantire l’irrigazione, il miele crollato per la mancanza della fioritura, il fieno per gli animali finito prima del previsto, e i prodotti a terra seccati da temperature record. Costi aumentati e produzioni diminuite anche del 70 per cento hanno messo alla frusta gli agricoltori che oggi rischiano anche di non vedersi risarcire i danni. Per questo Coldiretti ha invitato la Regione a farsi portavoce al Ministero di una situazione ancora grave, anche per i molti comuni rimasti fuori dall’intervento deciso dal governo.