Sulla toga rossa la coccarda tricolore. Il presidente della Corte d’Appello, Vincenzo Pupilella, il Procuratore Generale Antonio La Rana e gli altri togati si sono presentati così alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario a Campobasso, davanti delle autorità civili, politiche, militari, all’avvocatura e ai magistrati. Nella sua relazione Pupilella ha evidenziato un consuntivo non negativo, quello dal primo luglio 2023 al 30 giugno 2024, con una cosolidata piena operatività degli uffici requirenti e giudicanti, ma è auspicabile un aumento degli organici anche per non rendere più vulnerabili cittadini ed economie soprattutto di fronte agli appetiti della criminalità organizzata che insiste ai confini. “La coperta non è lunga”. Per la giustizia Civile sono diminuiti e procedimenti pendenti. Il procuratore generale La Rana ha sintetizzato i dati elencati nella sua relazione. Servono più toghe – ha detto – e sono calati un po’ i reati, ma la guardia resta alta”.
Per quanto riguarda i minorenni sono aumentate le rapine, diminuiti furti e ricettazioni, reati sessuali e di droga, ma questi ultimi sono sono di più tra minori stranieri. Sulla riforma della giustizia e sulla protesta La Rana ha spiegato di associarsi alle dichiarazioni dell’Anm.
“Quando si mette mano alla costituzione – ha detto il presidente Pupilella terminando il suo discorso – bisogna operare per il bene comune”. A ribadire la posizione degli avvocati delle camere penali, il vertice di quella di Campobasso, Mariano Prencipe. “Siamo favorevoli alla separazione delle carriere, tra Pm e Giudici e noi lo abbiamo proposto e auspichiamo un sereno confronto” ha commentato.