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lunedì, Gennaio 27, 2025

La protesta dei magistrati a Campobasso durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario. “No alla separazione delle carriere” dicono

AperturaLa protesta dei magistrati a Campobasso durante la cerimonia di inaugurazione dell'Anno Giudiziario. "No alla separazione delle carriere" dicono

Una protesta annunciata e messa in atto anche nell’aula della Corte di Appello di Campobasso, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno Giudiziario. Appena ha preso la parola il rappresentante del Ministero della Giustizia, Giancarlo Cirielli, i magistrati, con la coccarda tricolore sulla toga e la Costituzione in mano, sono usciti. In testa il Segretario dell’Associazione Magistrati sezione Molise, il Procuratore di Campobasso, Nicola D’Angelo, seguito da Carlo Fucci, Procuratore di Isernia, dai sostituti e dai giudici. E’ rimasta seduta la Procuratrice di Larino Elvira Antonelli.

I togati contestano la riforma della giustizia e in particolare la separazione delle carriere.
“In Procura a Campobasso, su 5 Sostituti, già due hanno fatto richiesta di passaggio a funzioni giudicanti. Questo che significa?” ha detto D’Angelo. “Attualmente – ha continuato – un magistrato può una sola volta nella carriera passare da giudice a Pm e viceversa e non lo può fare più. Quindi, al netto che se questa riforma passi o meno, due ottimi Pm, in tutta la loro carriera, adesso faranno necessariamente i giudici e quindi non vogliono fare i pubblici ministeri in questo contesto. Dei tre restanti, un’altra collega sta valutando se fare questa richiesta, scegliendo forse qualcosa di meno adatto alla sua indole”.

Per l’ANM questa riforma è un duro attacco alla magistratura da parte degli organi del Governo.

“Il Guardasigilli – ha dichiarato ancora D’Angelo – nella sua relazione in Parlamento prima ha parlato della separazione delle carriere e poi ha detto che il Pubblico ministero è un soggetto fuori controllo e allora, se tanto mi dà tanto, vuol dire che va controllato, che va irreggimentato, che qualcuno deve controllarlo e questo è preoccupante. Naturalmente questo controllo non interverrà domani o dopodomani, insomma, ci vorrà del tempo, ma nel momento in cui si modificherà la Costituzione, basterà una legge qualunque, anche con una maggioranza parlamentare molto meno forte di quella attuale, per modificare l’assetto, perchè i principi fondamentali vengono cambiati”.

“Un Pubblico Ministero – ha detto invece Giovanni Fiorilli, membro della Giunta esecutiva dell’ANM Molise – assoggettato al potere esecutivo meno indipendente. Questo si rifletterà inevitabilmente sull’indipendenza del giudice. Non è dunque vero che la separazione delle carriere è un modo per rendere il giudice terzo come previsto dalla Costituzione, perchè coloro che affermano questo dimenticano che il giudice terzo ha bisogno anche di un Pm terzo e facente parte dell’autorità giurisdizionale e non trasformato in un superpoliziotto.”

“Superpoliziotto – gli ha fatto eco D’Angelo – che non è un aspetto negativo, ci mancherebbe. E’ che i Pubblici ministeri saranno soltanto votati all’accusa, come un po’ funzione nel sistema giuridico americano. Cioè il loro obiettivo è dimostrare l’accusa. Attenzione, dimostrare l’accusa non vuol dire dimostrare che la persona sia poi effettivamente colpevole, ma solo dimostrarne la colpevolezza. Se poi è innocente, pazienza…”

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