Questa mattina la presentazione del nuovo tecnico del Campobasso. Fabio Prosperi, reduce dall’esperienza con la Pianese, è chiamato a risollevare le sorti dei rossoblù che non vincono dal 4 novembre. Un periodo assolutamente negativo che ha fatto scivolare la squadra a ridosso della zona play out ed è costato la panchina all’ex allenatore Piero Braglia. Di seguito i passaggi più significativi della presentazione:
“Non ero abituato alla presenza di così tanti giornalisti -esordisce Prosperi – per me è un onore e un piacere essere l’allenatore del Campobasso. Mi piacerebbe sentire mister Braglia anche perché il mister è stato mio tecnico ed ho un grande rispetto per lui e per il suo staff – parliamo di uno dei tecnici più rappresentativi della categoria. Per noi deve essere un nuovo inizio non perché è da buttare quanto fatto prima ma perché si riparte con un tecnico nuovo e si viene da un periodo complicato dal punto di vista dei risultati. La squadra la conosco per averla affrontata all’andata anche se è passato diverso tempo. Chiaramente quando si subentra ci vuole un attimo di pazienza. Personalmente cercherò di conoscerli il prima possibile per dare una mano”.
Prosperi torna nel capoluogo dopo essere stato, seppur solo in ritiro alla guida dei rossoblù nell’estate 2022. “E’ normale che quella volta ci sono rimasto male perché mi ero conquistato la categoria dopo due anni belli a Vastogirardi, piazza e realtà che ringrazierò sempre perché mi ha permesso di farmi conoscere. Ricordo che si era creata una bella situazione. Avevamo fatto un dieci, dodici giorni di lavoro belli poi è andata male. Questa chiamata mi inorgoglisce parecchio ma sono altrettanto convinto che è una grande responsabilità. Non vedo l’ora di mettermi a lavoro per dare una mano”.
Sul momento che sta attraversando il Campobasso: “Credo che quando si cambia bisogna darsi una mano a vicenda, in questo momento bisogna riprendere a lavorare e fare il massimo soprattutto in allenamento. Se si dà tutto durante la settimana qualcosa di buono arriverà. Non sono uno che dà grandi manifestazioni e slogan, conosco solo il lavoro, poi si vedrà”.
Sul mercato: “ci stiamo confrontando con il direttore e con la società. Ci siamo conosciuti ieri per la prima volta. Sicuramente qualcosa faremo, la dirigenza conosce meglio di me i giocatori. Voglio cercare di capire con loro dove è meglio intervenire”.
Sul modulo: “Spesso il Campobasso ha cambiato, l’idea è cercare di capire come adattarmi io meglio alla squadra confrontandomi con i ragazzi. Con loro parlerò singolarmente e in gruppo per comprendere prima possibile la soluzione migliore”.
