Doppia seduta d’aula per il prossimo consiglio regionale in programma mercoledì 12 febbraio. In arrivo all’attenzione dell’emiciclo di palazzo D’Aimmo due temi caldi che hanno tenuto acceso il dibattito politico nelle ultime settimane. A dire il vero negli ultimi anni per quel che riguarda il punto all’ordine del giorno che verrà discusso nella seduta antimeridiana. Stiamo parlando di un vero e proprio evergreen, un tema intramontabile da anni: nel caso specifico del debito sanitario. Calendarizzata, e quindi in discussione al mattino, la proposta di delibera consiliare avanzata dal consigliere regionale di Costruire democrazia, Massimo Romano, con la quale il pallone sanitario, anzi il fardello sanitario, viene rilanciato nel campo avverso alla regione, quello dello Stato dove a giudizio di Romano sarebbe maturato il debito sanitario. Il fondatore di Costruire democrazia fa un ragionamento semplice e schematico. Assunto che la Sanità da oltre un decennio non è più prerogativa regionale ma commissariale, della gestione e del debito accumulato progressivamente nel tempo è lo Stato che ne deve rispondere, e quindi pagare, e non le esangui casse regionali. Sull’iniziativa, già ampiamente illustrata dall’interessato, Romano chiede la convergenza di maggioranza e opposizioni. Il presidente della Regione, Roberti, già da qualche settimana ha bollato come semplicistica la proposta di Romano, lasciando capire la sua contrarietà. Vedremo, tuttavia, come andrà a finire. Nella stessa maggioranza di centrodestra c’è chi sostiene da molto tempo la stessa tesi di Romano. Parliamo dell’attuale assessore Michele Iorio che a suo tempo, quello della presidenza della Giunta, insieme allora assessore Gianfranco Vitagliano più di una volta sbatterono i pugni, e pure le scarpe come Kruscev, sul tavolo tecnico nazionale.
Nella seduto pomeridiana, la discussione sarà invece sul nuovo Piano sociale regionale che conterrà al proprio interno la spinosa questione degli ambiti sociali territoriali, strutture in fase di riorganizzazione e razionalizzazione, e quindi riduzione, che hanno suscitato i malumori e le alzate di soppracciglio da parte di numerosi sindaci. Il tema verrà discusso a valle di una mozione presentata dalle opposizioni al completo.